Parlamento chiuso causa derby. Alle 18 allo stadio Olimpico è in programma il quarto di finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio e Camera e Senato hanno deciso di fermare i lavori in anticipo rispetto al previsto. Chi per andare allo stadio – tra ministri e parlamentari ci sono molti tifosi delle due squadre romane – chi semplicemente per guardare la partita in tv. Così i senatori hanno limitato il dibattito sulle armi a Kiev mentre la Camera, dopo ore di pressing dei deputati, alla fine ha deciso di proseguire i lavori.

Il caso più eclatante è stato al Senato dove alle 15 si sono tenute le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga per tutto il 2024 dell’invio di armi all’Ucraina. Il dibattito si è svolto questa mattina alla Camera e si è ripetuto a Palazzo Madama. Ma la conferenza dei capigruppo ha deciso di limitare il dibattito per dare finire i lavori in tempo per la partita di calcio: non si è tenuta la discussione generale e il dibattito si è aperto direttamente con le dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni di Crosetto.

Non è chiaro da chi sia arrivata la richiesta di evitare la discussione generale – momento in cui possono intervenire tutti i senatori che vogliono iscriversi a parlare con un limite di tempo per ogni gruppo – ma la decisione è stata accolta trasversalmente, dicono fonti parlamentari.

Il dibattito parlamentare sulla proroga alle armi all’Ucraina è stato chiesto a più riprese dall’opposizione ma anche da forze di maggioranza, a partire dalla Lega di Matteo Salvini. Nella risoluzione di maggioranza approvata alla Camera questa mattina non è un caso che il governo si impegna a “mantenere un costante dialogo con il Parlamento in riferimento all’andamento del conflitto e sugli sviluppi politici e diplomatici”.

Anche alla Camera c’era l’ipotesi che i lavori finissero per le 17.30, in tempo per l’inizio del derby all’Olimpico. Dopo il question time delle 15 a cui parteciperanno sei ministri, oggi è previsto il voto finale sul decreto che istituisce la governance del Piano Mattei. L’ipotesi era quella di rinviare gli altri provvedimenti all’ordine del giorno –il disegno di legge sugli illeciti agro-alimentari e quello sulla prescrizione – a giovedì ma questo alla fine non è avvenuto.

Per tutta la mattina c’era stato un pressing trasversale delle forze di maggioranza ma, dopo l’articolo de ilfattoquotidiano.it che aveva sollevato diverse perplessità in Parlamento, la conferenza dei capigruppo ha deciso di andare avanti con i lavori senza interromperli. Fonti della Camera nel pomeriggio hanno precisato che “non è previsto alcuno stop anticipato all’Assemblea”. “I lavori odierni – si legge nella nota – proseguiranno fino al termine dell’esame del piano Mattei, per continuare poi con il successivo provvedimento all’ordine del giorno (‘disposizioni in materia di illeciti agroalimentari’), come condiviso anche nel corso della conferenza dei capigruppo di oggi”. Il voto finale è previsto in serata.

Articolo aggiornato alle 18,30

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