La Statale Ionica fa altri 4 morti. Avevano tra i 18 e i 34 anni, andavano da San Luca – in provincia di Reggio Calabria – a Catanzaro. La Panda sulla quale viaggiavano si è scontrata all’altezza di Montauro frontalmente con una Fiat Idea guidata da un 52enne che stava tornando a Soverato, dove vive. Le vittime si chiamavano Antonella Romeo (18 anni), Elisa Pelli (24), Domenico Romeo (27) e Teresa Giorgi (34). Il 52enne di Soverato è ricoverato in gravi condizioni, ma – dalle prime informazioni – non sarebbe in pericolo di vita. Quella della Statale 106 Ionica è una storia tristemente nota, da decenni. La strada consente in alcuni tratti velocità autostradali pur non avendo le caratteristiche di un’autostrada. In alcuni punti è larga e comoda, ma in altri è stretta e caratterizzata da lunghi rettilinei che inducono ad accentuare la velocità. In più non ha lo spartitraffico centrale, con il conseguente rischio di sconfinamenti di corsia ed invasione di quella opposta. Da qui i frequenti scontri frontali.

Secondo quanto riferisce l’associazione “Basta vittime sulla SS 106” – che da anni denuncia la pericolosità della strada statale dal primo gennaio 2013 al 31 dicembre 2023 le vittime per incidenti sono state 228 (che diventano 232 con la tragedia di oggi). Nonostante sia “la seconda più importante arteria viaria della Calabria”, spiega l’associazione, “da sempre è costituita da una corsia per senso di marcia e che oggi versa in uno stato comatoso, inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico”. E’ necessario, continua la nota, un piano urgente e massiccio di investimenti per l’ordinaria e la straordinaria manutenzione e la messa in sicurezza urgente dei punti più pericolosi”. Quello di oggi – sottolinea l’associazione per bocca del direttore operativo, l’ingegner Fabio Pugliese – “non è il primo tragico incidente stradale sulla Statale 106 e, purtroppo, non sarà l’ultimo se non si deciderà di intervenire con urgenza sull’attuale tracciato e se non verrà previsto al più presto l’ammodernamento a 4 corsie con spartitraffico centrale dell’intera Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria“. Si tratta, ribadisce Pugliese, l’ennesima tragedia stradale che “apre una riflessione su quali sono le vere priorità infrastrutturali per la Calabria”. Il riferimento è al Ponte sullo Stretto: “Nessuno vuole esprimere contrarietà” precisa l’associazione, ma “è innegabile che l’urgenza assoluta sia rappresentata dall’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Sfuggire da questa realtà e non capire questo fatto ovvio significa inevitabilmente assumersi la responsabilità di essere moralmente complici di tante tragedie che purtroppo verranno”.

La Statale Ionica è da anni è al centro delle attenzioni anche politiche proprio per la sua pericolosità, ma non è mai stata oggetto in realtà dei sempre più indispensabili interventi di messa in sicurezza. L’Anas ne ha già ammodernato più tratti, ma gli incidenti si verificano a ritmi ben più rapidi rispetto ai tempi ed alle programmazioni dell’azienda delle strade statali. “Ennesima tragedia sulla strada statale 106 – dichiara il ministro dei Trasporti Matteo Salvini – ci stringiamo al dolore delle famiglie e siamo ancora più determinati a realizzare tutti gli interventi necessari per metterla in sicurezza”. Salvini ricorda che nella legge di Bilancio 3 miliardi sono stanziati solo per le opere sulla Ionica. Ma il governo è incalzato dal presidente di Regione Roberto Occhiuto: “Le istituzioni e la politica devono rispondere a queste tragedie con fatti concreti, non con parole. Bene che la Calabria abbia ottenuto, nella scorsa Legge di bilancio, 3 miliardi di euro immediatamente spendibili per la Statale106, ma adesso bisogna accelerare. Il tratto tra Crotone e Cutro è stato già bandito e aggiudicato e a breve inizieranno i lavori. Per gli altri due lotti, invece, Anas è in attesa che il Ministero dell’Ambiente consenta subito, così come è stato richiesto dalla stessa Azienda nazionale autonoma delle strade statali, che possa essere la Regione, in sostituzione dello stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ad autorizzare la Valutazione di impatto ambientale, così come previsto dalla legge. Questa procedura semplificata consentirebbe all’Anas di bandire i due lotti rimanenti già nelle prossime settimane. Non si può perdere altro tempo: il Governo ha il dovere di garantire ai cittadini calabresi strade moderne e soprattutto sicure”.

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