Colpito alla gola da un coltello e con una bottiglia rotta. Così un uomo di 31 anni, cittadino italiano di origine dominicana, è stato ucciso a Udine. È accaduto stamani al termine di una festa di Capodanno in un locale. L’allarme alle forze dell’ordine è scattato attorno alle 8 dopo una richiesta di aiuto per una persona ferita, in una laterale di viale Palmanova. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, l’uomo sarebbe stato colpito alla gola al culmine di una lite. La vittima è stata immediatamente soccorsa e portata in ospedale dove è arrivata già in condizioni gravissime. Un paio di ore dopo il ricovero è morto per l’aggravarsi delle condizioni. Le indagini sono ancora in corso.

Alcuni giovani sono stati portati al Comando provinciale dei carabinieri di Udine per essere sottoposti a interrogatorio nel tentativo di risalire all’autore dell’omicidio. Secondo quanto apprende l’Ansa, nel locale, al momento della lite, c’era una quarantina di persone, quasi tutte di origine sudamericana, così come la vittima. Soltanto in tarda mattinata alcuni degli avventori, di cui è stato escluso il coinvolgimento, sono stati lasciati uscire. Il locale vicino al quale è avvenuto l’omicidio questa mattina era stato chiuso in più occasioni, in passato, proprio per gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica. L’ultimo provvedimento circa un anno fa, su disposizione del Questore: c’era stata la sospensione per quindici giorni in seguito a una grave rissa che si era scatenata nel mese di novembre 2022.

“Non c’è nulla da festeggiare oggi, perché il 2024 a Udine inizia con un fatto tragico, suggerisco pertanto al Comune di annullare i festeggiamenti previsti per stasera, con spettacolo pirotecnico, che avrebbero dovuto tenersi ieri”, ha detto oggi il capogruppo della Lega in consiglio comunale ed ex sindaco di Udine Pietro Fontanini, commentando l’omicidio avvenuto la notte scorsa nel capoluogo friulano. “Un episodio grave – ha aggiunto -, mai si era verificato prima un omicidio nella notte di Capodanno. Negli ultimi mesi fatti di questo genere, con pestaggi e ferimenti, si sono moltiplicati in città – ha proseguito Fontanini – e i protagonisti sono state al 90% persone non originarie del Friuli o dell’Italia, ma giunte da fuori, per la maggior parte extracomunitari”.

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