Regole nuove e stipendi competitivi per favorire l’accesso alle amministrazioni dello Stato e attrarre giovani laureati o laureandi nella Pubblica amministrazione. E’ quanto contiene la bozza di un decreto del ministero della Pa elaborato insieme a quello dell’Università: il testo sarà definito nei prossimi giorni. A scriverne è stato il Messaggero e ora l’Ansa ne ha diffuso i dettagli.

Le nuove regole sono indirizzate in particolare al reclutamento di personale per i prossimi tre anni. Le amministrazioni potranno assumere giovani laureati su base territoriale con contratto a tempo determinato di apprendistato per un massimo di tre anni. Il decreto sarà valido fino al 31 dicembre 2026. Il provvedimento prevede “l’individuazione di studenti di età inferiore a 24 anni, che abbiano concluso gli esami previsti dal piano di studi, da assumere a tempo determinato con contratto di formazione e lavoro”. Il limite per questa tipologia di contratti è fissato al 10 per cento delle risorse da assumere complessive, in relazione ai rispettivi ordinamenti, in deroga alle vigenti normative fatta eccezione per i Comuni, le unioni di comuni, le province e le città metropolitane, dove è consentito provvedere con questo tipo di assunzioni nel limite del 20 per cento.

Non cambiano le procedure di reclutamento che si svolgono nel rispetto delle norme vigenti in materia di accesso al pubblico impiego e quindi con il superamento di una prova scritta, anche a contenuto teorico-pratico, e di una prova orale. La prova scritta “può consistere nella redazione di uno o più elaborati sintetici e in questionari a risposta multipla”.

L’inquadramento di questi ragazzi è previsto nell’area dei funzionari, a livello retributivo iniziale, del comparto Funzioni centrali, o nella corrispondente area prevista dall’ordinamento dell’amministrazione procedente. Il personale che avrà ricevuto una valutazione positiva del servizio prestato, alla scadenza dei contratti di apprendistato e di formazione e lavoro stipulati, è assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e in quest’ottica, “ai fini dell’assunzione la valutazione positiva deve essere accompagnata da una relazione motivata concernente il servizio prestato, le attività svolte e la performance conseguita”.

Il bando di concorso sarà pubblicato sulla pagina apposita del Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (www.inpa.gov.it) e potrà prevedere che il punteggio del titolo di studio richiesto sia aumentato fino al doppio qualora il titolo di studio medesimo sia stato conseguito nei cinque anni antecedenti alla scadenza del termine di presentazione della domanda.

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