Preparava il sushi per undici ore al giorno e veniva pagato in ritardo e per sole tre ore. Il dipendente di trent’anni aveva chiesto se poteva ricevere uno stipendio adeguato e il titolare lo ha picchiato. L’episodio è successo in un ristorante di sushi all you can eat nel Lodigiano ed è stato raccontato da Il Cittadino di Lodi.

A fine novembre il dipendente si è rivolto al sindacato Filcams Cgil, spiegando di non aver ricevuto lo stipendio del mese di ottobre e di lavorare molte ore in più rispetto alle 18 settimanali previste da contratto. L’organizzazione sindacale ha così inviato una e-mail ai titolari: sono stati invitati a pagare lo stipendio e ad attenersi all’orario stipulato altrimenti sarebbe stato necessario pagare gli straordinari. La reazione dei titolari del ristorante è stata quella di convincere il 30enne a dimettersi. Poi i ristoratori hanno spiegato che le ore in più non erano pagate perché compensazione del vitto e dell’alloggio. All’uomo sarebbe stato fornito un pasto al giorno e concesso di dormire in una stanza sopra la cucina con altri tre lavoratori. Infine hanno saldato lo stipendio.

“Il ristorante non vuole licenziarlo per non pagare il ticket disoccupazione all’Inps”, spiega Daniele Gariboldi dell’organizzazione. Dopo essere stato picchiato dai titolari, il trentenne ha sporto denuncia ai carabinieri mentre il sindacato ha segnalato l’episodio all’Ispettorato del lavoro: “Lui in ogni caso non vuole dimettersi”. Il giovane, infatti, dorme a Milano e continua a lavorare per quel ristorante.

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