Durante la replica al Senato dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo consiglio europeo, la premier è tornata a parlare del Meccanismo europeo di stabilità e ha mostrato un fax inviato nel 2021 da Luigi Di Maio, allora ministro degli Esteri, all’allora rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, l’ambasciatore Maurizio Massari, in cui Di Maio lo autorizzava a ratificare l’accordo che modificava il Mes. “Se negate che il Governo Conte, alla chetichella, abbia dato l’assenso alla riforma del trattato del Mes, vi ho portato un bel fax: ‘Per il rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea ambasciatore Maurizio Massari, la signoria vostra è autorizzata a firmare l’accordo recante modifica del trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità’, firmato Luigi Di Maio. Questa firma è stata fatta un giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando il governo Conte era dimissionato, in carica solamente per gli affari correnti, contro il parere del Parlamento, senza dirlo agli italiani e con il favore delle tenebre”. Meloni ha quindi di nuovo accusato l’esecutivo Conte di aver agito alla chetichella, ma si tratta in realtà di una fake news: il Parlamento fu consultato e il 9 dicembre 2020 una risoluzione dell’allora maggioranza (M5s, Pd, Iv, Leu) approvata da entrambe le Camere impegnò l’esecutivo “a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’Eurogruppo e all’ordine del giorno dell’Eurosummit sulla riforma del trattato del Mes”. In base a quella risoluzione, quindi, il 20 gennaio Di Maio diede incarico all’ambasciatore Massari.

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Fake news di Meloni sul Mes: “Conte approvò la riforma alla chetichella”. Ma era previsto da una risoluzione votata in Parlamento

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Il centrodestra fa auto-ostruzionismo in Aula per far slittare la discussione del Mes: l’accusa delle opposizioni. “Siete disperati e ridicoli”

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