Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, dopo la sconfitta alle ultime elezioni politiche, decide di partire per una inedita campagna post-elettorale. Un giro nella provincia italiana, alla ricerca delle ragioni della sconfitta. Si fa invitare da diverse famiglie italiane. Dieci cene in cui fa domande ed ascolta “le ragioni della sconfitta, ma soprattutto per rimettere in fila gli elementi fondamentali dai quali ripartire”. E riempie il suo taccuino di appunti, che sono diventati il libro ‘Pane e politica. Per un centrosinistra che torni a vincere, edito da Paper First e presentato a ‘Più libri più liberi’.

Per Ricci “non c’è alternativa” per il centrosinistra se non nello stare insieme. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verdi-Sinistra, Azione e Più Europa, unite come nella battaglia per l’introduzione del ‘salario minimo’. “Una competizione cooperativa per essere una reale alternativa di governo”. Ma intanto si avvicinano le elezioni europee, dove ogni formazione politica correrà per raggiungere il miglior risultato, in competizione tra loro. Nel cantiere del ‘Campo largo’ come distinguersi senza contrastarsi? “Distinguersi senza ipocrisia – afferma Stefano Patuanelli – ovvero senza mettere la testa sotto la sabbia delle diversità tra forze politiche che oggettivamente ci sono. I programmi di Pd, M5S, Azione e AVS e +Europa non sono totalmente coincidenti, ma devono avere un nucleo comune che tenda verso l’orizzonte in cui vogliamo portare il Paese”.

Per Roberto Speranza “Questo è un governo che non riesce a risolvere i problemi che ci sono ed una coalizione alternativa si può fare, ma va costruita a partire dai problemi reali degli italiani – dunque serve un’agenda comune alternativa alla destra di governo”. E gli esponenti Dem e 5Stelle, intervenuti alla presentazione del libro del Sindaco di Pesaro, moderato dalla giornalista de Il Fatto Quotidiano, Paola Zanca, indicano alcuni temi sui quali replicare l’azione comune fatta sul ‘salario minimo’.

Opposizione alla proposta del governo di ‘Autonomia differenziata’, proposta comune su sanità e scuola pubblica, perché nel 2024, oltre le elezioni europee “non dimentichiamoci che ci saranno tante elezioni amministrative e si voterà in tante Regioni e lì dovrà prevalere la volontà di trovare un accordo su programmi e candidati unitari perché altrimenti rischiamo di regalare tanti Comuni e Regioni alla destra” sottolinea Ricci, che dal cantiere di coalizione di centrosinistra, non conta sull’apporto di Matteo Renzi. “Ha fatto un’altra scelta. Ha grandi responsabilità nell’aver fatto cadere il Conte2, non vuole stare nel centrosinistra, non è opposizione perché spesso e volentieri è stampella al governo Meloni”.

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