Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha diffuso una circolare per le scuole per suggerire di “organizzare momenti di riflessione sulla cultura del rispetto” a partire dal discorso pronunciato da Gino Cecchettin al funerale della figlia, vittima di femminicidio.

“Il discorso di Gino Cecchettin”, si legge, “esprime sentimenti di dolore, speranza e amore, ma risuona anche come un’esemplare lezione di educazione civica rivolta al Paese. Inoltre, sottolinea il ruolo fondamentale e la responsabilità educativa della Scuola, chiamata anch’essa a investire in programmi formativi che insegnino ilrispetto reciproco”. Pertanto, conclude la circolare, “le istituzioni scolastiche partendo dalle parole di Gino Cecchettin potranno organizzare, nella loro autonomia, momenti di riflessione e di approfondimento sul significato del discorso e sull’affermazione della cultura del rispetto”.

Gino Cecchettin ha iniziato il suo discorso rivolgendosi agli uomini: “Per primi”, ha detto, “dobbiamo essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere”. E non solo. Cecchettin ha anche parlato del patriarcato che permea la nostra società e delle responsabilità di tutti. “Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni”, ha detto, “difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti”.

Articolo Successivo

La riforma di Valditara stroncata dal Consiglio superiore della pubblica istruzione

next