Jannik Sinner è la nuova gallina dalle uova d’oro dello sport italiano. Dopo il successo mediatico delle Atp Finals e il trionfo in Coppa Davis, la corsa a salire sul carro del 22enne altoatesino è diventata la prima disciplina nazionale. E tra chi se lo coccola, ben prima di questo autunno, c’è ovviamente il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. Che con Sinner sogna di far diventare la racchetta persino più popolare del pallone da calcio. Lo ha detto lui stesso, durante i SuperTennis Awards a Milano che hanno celebrato la stagione più emozionante del tennis italiano. Sul palco al fianco di Sinner, Binaghi ha dichiarato: “Vogliamo rimanere secondi tutta la vita, senza la grande gioia di uno Slam? Dietro il calcio, dietro Djokovic?”.

Una domanda che ha probabilmente imbarazzato il campione azzurro, già abbastanza sotto pressione in vista della prossima stagione. Binaghi quindi si è risposto da solo: “Dobbiamo provare a ragionare più in grande, cercando di non cambiare di una virgola rispetto a quello che abbiamo fatto. Dobbiamo lavorare ancora più duramente di prima cercando di continuare a fare le stesse cose ce chi hanno portato fino a qua”. Insomma, aver riportato la Coppa Davis in Italia dopo 47 anni non basta. L’Italtennis chiede a Sinner la vittoria di uno Slam.

L’altoatesino, come sempre, dimostra però di avere ben chiari i prossimi passi della sua crescita: “Il 2024 deve essere l’anno della conferma. Avere addosso la pressione è un onore ma va presa con il sorriso“. “Ho disputato un ottimo finale di stagione – ha detto il numero 4 del ranking Atp -, con la vittoria della Coppa Davis ho provato tante emozioni. Non ci siamo forse accorti quanto fosse importante per gli italiani“. Il finalista di Torino è già concentrato sul futuro e sulla stagione che inizierà a breve in Australia: “Sarà importante partire positivi come in questi mesi del 2023. Sarà un’altra stagione da grandi emozioni“.

Sul palco del ‘SuperStudio Più’ Max Giusti ed Elena Ramognino hanno condotto la serata. “E’ stato un anno pazzesco – l’intro in cui il presidente Binaghi ha ricordato tutti i momenti salienti a livello maschile, a livello femminile e a livello organizzativo – hanno iniziato le ragazze a Merida, poi i ragazzi Montpellier, Rotterdam, Indian Wells, Miami, Montecarlo, poi l’udienza Papale, la prima volta degli IBI di due settimane, di nuovo le ragazze a Rabat, poi Wimbledon, il primo Major misto di padel, le ragazze a Losanna e poi Toronto, Pechino, Vienna, la Billie Jean King Cup, le Nitto ATP Finals col tutto esaurito e infine la Coppa Davis“.

Sinner è stato premiato come miglior giocatore dell’anno, prima di ricevere insieme a capitan Volandri il premio per l’impresa di Coppa Davis: “I cori da stadio non li avevo mai sentiti per un giocatore di tennis – ha raccontato l’altoatesino sul palco – è molto bello quando senti la connessione con il pubblico e a Torino mi hanno fatto sentire a casa. Toronto è stato un altro momento chiave di questa stagione, avevo già ottenuto ottimi risultati a inizio anno, sentivo che ero vicino e quando arrivi a sollevare un trofeo di questo tipo vuol dire tanto. Ma non ci siamo accontentati, abbiamo continuato a lavorare e questo mi ha aiutato a vivere un gran finale di stagione“.

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