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Bollette, dal Cdm nessuna proroga per il servizio di maggior tutela. “In linea con gli impegni del Pnrr”

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Nessuna proroga per il servizio di maggior tutela nei servizi di erogazione di luce e gas. È l’esito del Consiglio dei ministri svoltosi in serata. Il governo spiega che ci saranno soltanto norme per agevolare il passaggio, difendere gli utenti “vulnerabili” e monitorare la transizione. La decisione, comunica palazzo Chigi, è in linea con gli impegni assunti nell’ambito della terza rata del Pnrr (che prevede il passaggio di tutta l’utenza al mercato libero, ndr), e si è resa necessaria per garantire un graduale e informato passaggio al mercato libero. Circa quattro milioni e mezzo di famiglie “vulnerabili” continueranno a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati anche a seguito della liberalizzazione del mercato. -Le famiglie attualmente nel mercato tutelato dell’energia ma non vulnerabili, corrispondenti a circa quattro milioni e mezzo di utenze, godranno della “massima informazione” e delle “migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, che già riguarda circa 21 milioni di famiglie”

Attualmente gli utenti del mercato tutelato (con tariffe periodicamente aggiornate dall’Arera, non necessariamente più convenienti) sono 10 milioni. Il servizio di maggior tutela cesserà però dal prossimo gennaio per il gas e da aprile per l’elettricità. Lo stop sarà graduale e le famiglie che non scelgono un’offerta sul mercato libero non rimarranno senza fornitura: il servizio continuerà a essere erogato dal fornitore attuale per quanto riguarda il gas, dal venditore che avrà vinto l’asta per quella zona geografica per l’energia elettrica. Un’opzione che molti dei 5 milioni di utenti coinvolti potrebbero preferire, per il timore di finire fregati se si affacciano su un mercato che è una giungla: oltre 600 operatori e prezzi mediamente più alti di quelli fissati dall’autorità di settore Arera per la maggior tutela.

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