Dopo la scuola elementare, anche la materna. I finanzieri di Pavia hanno messo i sigilli ai locali dell’asilo accanto e comunicante con la scuola sequestrata nell’ambito dell’inchiesta sulla Asm Pavia che ha portato ai domiciliari Manuel Elleboro e Giuseppe Maria Chirico, presidente e il direttore generale della municipalizzata pavese per ipotizzate irregolarità degli appalti. È dal filone principale sull’assegnazione di appalti, alcuni da realizzare anche con fondi del Pnrr, che è emersa la vicenda dei lavori di ristrutturazione eseguiti sull’istituto di San Genesio e Uniti che ha portato ai domiciliari per tre mesi la responsabile dell’Ufficio tecnico dello stesso Comune, Nausica Maria Donato, e l’ingegnere Gianluca Di Bartolo, socio nello studio Civiling Lab dell’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, non indagato.

Un sequestro che il giudice per le indagini preliminari di Pavia ha firmato dopo la richiesta della procura che ha raccolto alcune testimonianze tra cui quelle degli ingegneri della stessa Civiling Lab. Gli inquirenti parlano di “nuovi rischi accertati” nel corso delle indagini svolte dopo gli arresti e spiegano di dover fare luce su “eventuali nuovi profili di rischio per la pubblica sicurezza”. Dalle intercettazioni dell’inchiesta era emerso che i lavori della scuola primaria erano stati eseguiti male (“una merda”, secondo alcune intercettazioni) e che ci potevano essere pericoli per i bambini. Tanto che uno degli ingegneri di Civiling Lab, Alessandro Inglardi, non indagato, si diceva preoccupatissimo: “Sono nervoso perché io penso che lì dentro ci sono dei bambini, ca**o! Non è un edificio della sciura Maria di novant’anni che chi se ne fotte poi quello che succede”, diceva alla madre. Ne aveva parlato anche con lo stesso Di Bartolo: “Son preoccupatissimo per quella cerchiatura là che è uno schifo”, gli spiegava al telefono.

E in effetti tra un trave in non perfette condizioni, il rinforzo del muro portante eseguito “uno schifo” e il telaio “fatto un po’ alla ca**o”, secondo lo stesso Di Bartolo, le verifiche sono apparse necessarie agli inquirenti, guidati dal procuratore Fabio Napoleone, e al giudice per le indagini preliminari. Senza contare che i pannelli ignifughi sarebbero stati sostituiti, almeno in parte, con strutture in cartongesso. Tutti lavori eseguiti dell’azienda “piazzata” da Di Bartolo, stando alla ricostruzione degli inquirenti. Dopo le audizioni, che hanno impegnato investigatori delle Fiamme gialle e inquirenti in questi giorni, si è deciso di estendere il sequestro anche all’asilo.

A sollecitare un intervento anche i genitori dei bambini che si sono ritrovati davanti all’edificio per chiedere verifiche proprio sulla scuola materna, ospitata appunto nello stesso stabile della prima. Durante l’esecuzione del provvedimento all’interno della scuola è entrato anche il vicesindaco di San Genesio, Massimiliano Cadore, con i vigili del fuoco per recuperare zaini e altro materiale dei bambini della primaria che dal momento del sequestro non hanno potuto più fare rientro in aula e adesso seguono le lezioni a Pavia. Intanto ci sono stati gli interrogatori degli indagati. Il presidente dell’Asm Elleboro non ha risposto alle domande, come anche Donato. Di Bartolo ha invece spiegato che i progetti di cui si è occupato erano “tutti regolari”. Ha risposto alle domande dei magistrati anche il dg di Asm, Giuseppe Mario Chirico.

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