Due pagine del Corano, scritte in arabo con traduzione in italiano, bruciate in segno di sfregio, sono state recapitate al Centro culturale islamico Darus Salaam di Monfalcone (Gorizia). Erano contenute in una busta, con l’indicazione di un nome di comodo quale mittente e della supposta località di provenienza, Cinisello Balsamo, comune della città metropolitana di Milano. È la prima volta che accade una provocazione così grave ai danni della comunità musulmana che vive in una realtà sotto i riflettori da alcuni anni, non solo per la crescita costante di presenze, ma anche per le campagne contro gli stranieri lanciate dalla sindaca leghista Anna Cisint.

La notizia è stata data dall’ingegnere Bou Konaté, uno dei responsabili del centro culturale che alcune settimane fa aveva ricevuto una notifica del municipio che impediva la celebrazione delle cerimonie religiose. I fogli del Corano sono stati consegnati alla Digos, che sta indagando sulla loro provenienza. “Una delle due pagine era completamente bruciata, l’altra si poteva ancora leggere. Abbiamo riconosciuto la Sura 18, che viene declamata ogni venerdì in moschea. È un fatto gravissimo, frutto anche della campagna di odio e di terrore lanciata dalla sindaca”. Parole pesanti, che riflettono la situazione esistente a Monfalcone. “La sindaca ha cominciato all’inizio a difendere l’italianità, ma dimenticando che anche tanti di noi sono cittadini italiani. – spiega l’ingegnere Konatè – Poi ha parlato di islamizzazione in atto, quindi ha chiuso due centri culturali, impedendoci di pregare tutti insieme, con la scusa che non si tratta di luoghi con destinazione d’uso al culto. Sappiamo tutti che l’80 per cento dei centri islamici in Italia non sono luoghi di culto, ma realtà dove si svolgono attività di studio, educazione, insegnamento e anche di preghiera”.

Chi conosce la situazione degli extracomunitari a Monfalcone è Cristiana Morsolin, candidata del centrosinistra alle elezioni del 2022 che hanno registrato la rielezione di Cisint. “È ora di finirla con la narrazione del centrodestra secondo cui la nostra città è in mano agli stranieri. Si assiste ad una drammatizzazione che ha come sola spiegazione il fatto che Cisint si vuole accreditare come propugnatrice di una guerra santa. Non a caso ha fatto chiudere i centri di preghiera”. La sindaca aveva denunciato il sovraffollamento e il mancato rispetto delle originali destinazioni d’uso, augurandosi: “Spero parta da Monfalcone l’esempio di una bella verifica su ogni moschea”.

Se non siamo alla guerra di religione, poco ci manca. “Non è vero che il numero di extracomunitari sia aumentato negli ultimi anni, visto che già nel 2018 il 54 per cento bambini nasceva da stranieri. – continua la consigliera Morsolin – Non è neppure vero che gli incrementi nella popolazione siano dovuti ai ricongiungimenti familiari. Ormai gli stranieri costituiscono una realtà di Monfalcone, sono integrati, lavorano, si comprano casa, pagano i mutui”. La scorsa estate avevano fatto clamore i controlli sulle donne che entravano in acqua vestite, perché fedeli alla loro religione, tanto che una domenica per protesta e solidarietà, alcune centinaia di persone fecero il bagno ugualmente vestite.

“Possiamo dire – aggiunge Morsolin – che il Comune ha da tempo eliminato i mediatori culturali e non fa svolgere corsi di italiano pratico, come chiedono tante donne provenienti dall’estero. Ci sono donne che attendono da due anni di poter frequentare le lezioni del Centro provinciale di istruzione per adulti, mentre non ci sono posti sufficienti nemmeno all’Associazione Monfalcone interetnica, che opera grazie al volontariato. Questi sono i veri problemi degli extracomunitari a cui non viene data una risposta dall’amministrazione comunale”. L’immigrazione a Monfalcone ha origine negli ultimi vent’anni soprattutto dal Bangladesh e trova una ragione nell’offerta di posti di lavoro alla Fincantieri. Proprio di recente la sindaca Cisint ha dichiarato: “Difendo i miei cittadini e non temo le minacce. L’imam è stato chiaro: vogliono sostituirci”.

Foto di archivio

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