Mentre la Lega continua a invocare negoziati con la Ue per prorogare il mercato tutelato di luce e gas, la Commissione chiude i giochi ricordando che “la graduale eliminazione dei prezzi regolamentati dell’energia elettrica, che mira ad aumentare la concorrenza sul mercato, è una milestone che fa parte del più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel Pnrr“. Si tratta peraltro di uno degli obiettivi che andavano raggiunti per ottenere la terza rata, quella relativa agli impegni del secondo semestre 2022. L’Italia ha certificato già con il governo Draghi di averlo raggiunto e, dopo una lunga interlocuzione, a inizio ottobre Bruxelles ha versato il dovuto. Una marcia indietro ex post sembra quindi fuori discussione, tanto più che anche la fase di revisione del piano si è ormai conclusa. Nel frattempo in Italia la destra torna a spaccarsi proprio sulle bollette, perché Forza Italia si mette in rotta di collisione con il Carroccio sostenendo che “dati alla mano, la liberalizzazione farà diminuire i prezzi”.

Lo stop europeo è arrivato giovedì mattina da un portavoce della Commissione, che parlando con l’Ansa ha ricordato appunto che la riforma fa parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza e che l’obiettivo “è stato raggiunto nella terza richiesta di pagamento dell’Italia, che la Commissione ha già approvato ed erogato”. Ha poi aggiunto che “i prezzi dell’elettricità sul mercato libero sono significativamente più bassi rispetto al mercato regolamentato, a vantaggio dei consumatori e delle imprese”. Anche se i dati Arera mostrano che in Italia le offerte del mercato libero sono in media più onerose, anche se una piccola parte è più conveniente della tutela.

Intanto, a Roma, il vicepremier e leader azzurro Antonio Tajani al termine di una riunione degli azzurri su energia e mercato libero ha ribadito che per il partito la liberalizzazione è cosa buona e giusta e “si può aiutare il consumatore a pagare meno di quanto paga oggi”. “La proposta che, come partito, facciamo al governo è fare una importante campagna di informazione per la trasparenza”. Obiettivo è “far capire loro quali sono i vantaggi” della liberalizzazione. E far sapere che “le fasce più deboli continuano ad avere un mercato tutelato”. Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, solo mercoledì aveva invece detto che “una forma di tutela, visto il quadro attuale dei costi dell’energia, va trovata. Il ministro Pichetto sta lavorando e andremo a contrattare con la Commissione europea una proroga di qualche mese, o diversamente dovremo capire con la normativa nazionale come tutelare questi utenti”. La Lega, va ricordato, era nella maggioranza che sosteneva il governo Draghi quando l’obiettivo fu inserito nel Piano.

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