Irregolarità nell’assegnazione di appalti, alcuni da realizzare anche con fondi del Pnrr, e indebita percezione di denaro pubblico. Con queste accuse sono stati arrestati il presidente e il direttore generale dell’Asm di Pavia, Manuel Elleboro e Giuseppe Maria Chirico (nella foto in evidenza, ndr). Si trovano entrambi ai domiciliari. Oltre ai vertici della società multiservizi di cui è maggiore azionista il Comune è stata arrestata anche una progettista del Comune di San Genesio Uniti e Gianluca Di Bartolo, socio dell’eurodeputato leghista Angelo Ciocca nella società Civiling Lab.

Sono indagate in totale 13 persone, tra i quali ci sono – precisa la procura di Pavia – “soggetti investiti di cariche pubbliche ed esponenti politici”. L’inchiesta svolta dalla Guardia di finanza è ancora aperta, tant’è che sono state eseguite 40 perquisizioni e acquisizioni documentali per ricercare ulteriori prove e riscontri. Gli accertamenti sono iniziati all’inizio del 2023, spiegano gli inquirenti, approfondendo notizie in merito a possibili reati in corso all’interno di Asm Pavia e si è subito allargata alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni pavesi.

Stando alla tesi dell’accusa, le indagini hanno permesso di accertare l’indebita percezione, da parte di alcuni degli indagati, di denaro pubblico, destinato a fini privati, nonché “numerose anomalie e irregolarità” commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto dell’amministrazioni, utilizzando anche i fondi provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nato dopo l’emergenza Covid con le risorse europee.

Gli esiti delle indagini hanno consentito di “dimostrare con certezza come nella Provincia” pavese “proliferi un sistema circolare in cui le aziende municipalizzate o gli stessi enti locali subiscono deprivazioni delle proprie risorse a vantaggio di individui attivi nel campo della politica, che utilizzano tali fondi per scopi personali tra cui lo stesso rifinanziamento delle proprie campagne elettorali, così da mantenere le funzioni già occupate e di ribadire lo schema”, sostiene la procura di Pavia in un passaggio della richiesta di misura cautelare che è stata riportata dal gip Pasquale Villani nel provvedimento con cui ha disposto i domiciliari.

I pm pavesi, titolari dell’inchiesta su irregolarità in alcuni appalti e nell’uso di fondi del Pnrr, nel parlare di un “sistema circolare” evidenziano “un diretto coinvolgimento” di Asm – “strumento asservito alle necessità della politica” – e anche dei suoi “funzionari apicali” nella campagna elettorale di Elisabetta Fedegari, candidata non eletta alle ultime regionali per Fratelli d’Italia. Cosa che “rendeva ancora più verosimile l’ipotesi investigativa”, condivisa dal giudice Villani, “per la quale le risorse” della municipalizzata “sarebbero stabilmente destinate a subire drenaggi per fini estranei al pubblico interesse”.

Nell’ordinanza, in particolare nei punti in cui si cita la richiesta di arresto alla quale il gip ha aderito, si afferma come Asm sarebbe “uno strumento completamente sottratto al proprio fine ultimo ed asservito alle necessità della politica”. Ed ad “emblema di tale asservimento” si citano gli incontri del 13 marzo e 4 aprile scorsi, tra Chirico, Ilaria Nascimbene, consulente del Comune di Cicognola e Ciocca, nell’ufficio di quest’ultimo. “Costoro interloquiscono con il (…) politico”, che è “parente” dalla parte di madre del sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, “circa varie questioni interne ad Asm Pavia, senza che costui abbia alcun ruolo formalizzato rispetto alla municipalizzata”.

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