Agitato, non mescolato. Proprio come il cocktail Martini di 007. Ed è così anche l’Aston Martin Dbx 707. Nomen omen: 707 sono i cavalli di questo suv che, quando è uscito, era il più potente sul mercato. Se si dovesse scrivere la sceneggiatura di un James Bond moderno questa sarebbe sicuramente la sua macchina. L’agente segreto probabilmente sceglieva il suo cocktail agitato perché in questo modo poteva berlo velocemente. Diluire e raffreddare i distillati aumenta infatti la loro bevibilità. Così la Dbx707 è un mix di ingredienti che si fondono alla perfezione ed esaltano il piacere di guida.

Esteticamente è imponente ma non eccessiva. Lunga 5,04 m, larga 2,0 m e alta 1,69 m, il frontale è caratterizzato da una maschera (satinata o nera a scelta) più grande di quella della sorella Dbx, per aumentare l’apporto di aria al motore. Ci sono poi prese d’aria inferiori e due spoiler sui lati del paraurti. Sul cofano due nervature che sembrano graffi di un felino e aumentano la personalità di questa macchina, già di per sè imponente.

Al posteriore l’alettone sopra il lunotto limita la portanza e lo spoiler a becco si fonde con i fanali sottili in un’unica fascia luminosa che attraversa l’auto da parte a parte. Quattro gli scarichi, inseriti nell’estrattore aerodinamico, che già fanno presagire il sound dell’auto.

Quando ci si accomoda all’interno si viene accolti dai sedili in pelle, sportivi, avvolgenti, eleganti e con l’inconfondibile logo alato. Spazioso e luminoso, grazie al grande al tetto in vetro, in un attimo si trova la posizione di guida, naturalmente con i comandi elettrici e, quando si appoggiano le mani sul volante è come assaporare il primo sorso del cocktail, con la sensazione di agganciamento.

Istintivo il desiderio di mettere in moto: si cerca subito il bottone di accensione che si trova al centro della plancia. Un po’ scomodi i tasti per selezionare le marce, che si trovano nella parte alta della plancia e la “D” per partire è tutta a destra, pensata probabilmente per la guida a sinistra. Comunque un peccato che si perdona appena si parte. Il V8 4.0 biturbo da 707 cv e 900 Nm di coppia parte con un rombo discreto, che fa però capire tutte le potenzialità di questo suv che accelera da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi, per una velocità massima di 300 km/h.

L’infotainment non è quello di un’astronave, del resto quando si è a bordo della Dbx707 non c’è tempo di distrarsi e si ha solo voglia di guidare. Il quadro strumenti dietro il volante è da 12,3” e fornisce tutte le informazioni per chi si trova al volante. Il display centrale da 10,25” non è touch ma si gestisce dai comandi nel tunnel centrale che sotto accoglie un comodo vano portaoggetti e la zona per la ricarica wireless del cellulare. Sopra invece sembra lo scettro del potere: c’è il tasto per aumentare il sound del motore, disattivare i controlli e il selettore delle modalità di guida: Terrain, GT, Individual, Sport e Sport+.

Il consiglio, specialmente per i deboli di cuore, è quello di partire con gradualità per prendere confidenza con la Dbx707. Partire in modalità GT e poi aggiungere ritmo e potenza per gustare la rotondità delle prestazioni della macchina. Grande soddisfazione dalle palette dietro al volante, per chi vuole guidare in manuale. Precisi gli inserimenti in curva grazie a uno sterzo molto comunicativo, che si sposa perfettamente con il cambio automatico a bagno d’olio a 9 rapporti. Superbi i freni carboceramici con pinze a 6 pistoncini: la risposta del pedale è istantanea e senza esitazioni. Non una banalità per un’auto che pesa 2.245 kg.

La Dbx707 è a trazione integrale ma c’è una prevalenza della coppia sulle ruote posteriori che però può arrivare fino al 100% a quelle anteriori in caso di bassa aderenza. La nuova versione del differenziale posteriore autobloccante elettronico a slittamento limitato garantisce ottime risposte in curva e sportività senza compromessi.

Scattante, grintoso, con un’accelerazione poderosa, questo suv regala divertimento assicurato tra le curve ma anche in città si guida in scioltezza e non ci si sente impacciati. Il sistema di sospensioni usa molle pneumatiche a tre camere irrigidite, assorbe le asperità e non teme pavé, sanpietrini o dossi, garantendo un comfort assoluto. Non solo quest’auto trasmette potenza e robustezza, ma c’è una grande sensazione di sicurezza che pervade ogni istante in cui ci si trova al volante. Elegante ma sportiva, eclettica ma sicura, rombante ma discreta, come tutte le macchine di James Bond non è certo economica e il prezzo di partenza è di circa 260.000 euro. Unica avvertenza: non bevete un cocktail Martini prima di mettervi al volante.