“La povertà è uno scandalo e quando il Signore tornerà ce ne chiederà conto”. Le parole dell’omelia di Papa Francesco sono dedicate alla giornata mondiale dei poveri. Anche questa mattina – come ogni anno – il Pontefice ha celebrato la messa nella Basilica di San Pietro. Il tema scelto per la settima edizione è “non distogliere lo sguardo dal povero“. “Pensiamo a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita – ha proseguito il Santo Padre – a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza. Tante povertà quotidiane. Sono moltitudini. I poveri sono moltitudini. Pensando a questa immensa moltitudine di poveri, il messaggio del Vangelo è chiaro: non sotterriamo i beni del Signore. Mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore”. Al termine dell’Angelus il Pontefice pranzerà in Aula Paolo VI con un gruppo di 1200 senza fissa dimora, persone con disabilità e rifugiati.

I dati del “Rapporto povertà 2023” diffuso da Caritas Italiana evidenziano che il fenomeno è “strutturale”: dal 2021 al 2022 i poveri assoluti sono aumentati di 357mila unità, attestandosi ora a 5,6 milioni di persone pari al 9,7% della popolazione (erano il 9,1% nel 2021). Tradotto, un residente su dieci oggi non ha accesso a un livello di vita dignitoso. E c’è di più: un povero assoluto su 4 ha comunque un lavoro, dato che fa emergere in tutta la sua criticità la dimensione dei “working poor”, i lavoratori poveri, mentre emergono accanto alle vecchie, anche nuove forme di povertà come quella energetica generata dal costo delle bollette. Torna a rafforzarsi la grave esclusione sociale e abitativa: le persone senza dimora in soli dodici mesi aumentano del +12,3%: in termini di fragilità, dal 2022 al 2023, tende ad aumentare in particolare la quota di persone con problemi abitativi (mancanza di casa, accoglienza provvisoria, abitazione precaria/inadeguata) e connessi allo stato di salute.

Secondo Coldiretti nel 2022 sono oltre 3,1 milioni le persone che hanno chiesto aiuto per mangiare facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. Il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per mangiare ha superato quota 630mila – un quinto del totale degli assistiti -, ai quali vanno aggiunti 356 mila anziani sopra i 65 anni oltre a una platea della fame e del disagio che coinvolge più di 2,1 milioni di persone fra i 16 e i 64 anni. Fra tutti coloro che chiedono aiuto per il cibo più di 1 su 5 (23%) è un migrante che nel nostro Paese non riesce a procurarsi da solo il cibo, ma ci sono anche oltre 90mila senza dimora e quasi 34mila disabili. La grande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari.

Articolo Successivo

Femminicidio Giulia Cecchettin, il papà Gino sui social: “Amore mio, mi manchi tantissimo. Dai un bacio alla mamma da parte mia”

next