In Malesia ha chiuso davanti una Ducati ufficiale. Non quella di Francesco Bagnaia, però, ma la Desmosedici di Enea Bastianini, che a Sepang è tornato sul gradino più alto del podio dopo 419 giorni di digiuno. Era da Aragon 2022 che il riminese non vinceva. Passato nel team ufficiale di Borgo Panigale a inizio anno, ha avuto una stagione tormentata per gli infortuni al via di stagione in Portogallo — la frattura della scapola destra — e in Catalogna (altre due fratture a caviglia e secondo metacarpo della mano sinistra), che lo hanno tenuto fuori per sette GP di stagione. “Bestia” partiva ultimo nella scorsa gara in Thailandia, ma nella domenica malese con un ritmo irresistibile ha regolato Alex Marquez (secondo e vincitore della Sprint Race di sabato) e risposto alle voci che lo davano lontano dal team ufficiale Ducati nel 2024, per lasciare il posto a Jorge Martín. Ma non solo, ha anche fatto un favore al compagno Bagnaia (terzo), che ha potuto allungare proprio sullo spagnolo della Pramac (quarto al traguardo).

Bagnaia-Martín divisi da 14 punti. Pecco già campione in Qatar se…
Dopo Sepang, la distanza tra Bagnaia e Martín è ora di 14 punti. Il torinese ha potuto riprendersi con gli interessi i due punti lasciati sabato allo spagnolo (secondo, contro il terzo posto di Pecco) e può volare a Losail, dove si corre il prossimo weekend, con una lunghezza in più rispetto a come era sbarcato in Malesia. Con 74 punti a disposizione, la battaglia per il titolo 2023 di MotoGP potrebbe arrivare fino all’ultimo appuntamento di campionato fra due domeniche a Valencia, sebbene Bagnaia possa già chiudere i conti in Qatar. Solo in una combinazione: che il torinese guadagni dai 23 punti in su nei confronti di Martín tra la Sprint Race di sabato e la gara di domenica. In questo modo, andrebbe a +37 sullo spagnolo e vincerebbe il secondo titolo consecutivo in MotoGP. Il terzo della carriera se si aggiunge quello di Moto2 nel 2018.

Bagnaia, solo una volta in stagione ha guadagnato più di 23 punti su Martín
Se Bagnaia ha possibilità di vincere il Mondiale già in Qatar, i precedenti (al netto di eventuali cadute) fanno però capire come la battaglia possa durare fino all’ultimo round del Ricardo Tormo di Valencia il 26 novembre. Proprio dove, il 6 novembre 2022, Pecco vinceva il duello contro la Yamaha di Fabio Quartararo e si prendeva il primo titolo nella classe regina su una moto italiana. Rompendo così un digiuno che durava da 50 anni, precisamente dal 1972, quando Giacomo Agostini vinse il campionato sulla MV Augusta. Quest’anno, Bagnaia ha guadagnato più di 23 punti in un weekend su Martín: in quello al via in Portogallo, a Portimão, quando arrivò due volte primo nella Sprint e nella gara normale, approfittando della caduta dello spagnolo la domenica (secondo invece il sabato). In stagione, però, Martín è caduto solo in quell’occasione e in Indonesia, dove Pecco ha sì vinto la domenica ma chiuso ottavo nella Sprint, raccogliendo dunque un bottino inferiore. Il torinese, invece, ha perso 25 punti in Francia e 23 in India nei confronti del rivale della Pramac. Tutto insomma è aperto e potrebbe esserlo fino alla fine.

Bezzecchi è fuori dalla lotta al titolo
Sepang ha infine lasciato chiaro un altro punto: che Marco Bezzecchi (25 anni compiuti proprio nella domenica malese) è oramai fuori dalla lotta per il Mondiale. Il pilota del team VR46 — terzo nella classifica piloti con 323 punti, contro i 412 di Bagnaia e i 398 di Martín — ha infatti chiuso al sesto posto ed è ora distaccato di 89 punti sul pilota della Ducati ufficiale. Un divario impossibile da colmare nei due Gran Premi rimasti, considerando anche le Sprint Race. “Bez” potrà riprovarci l’anno prossimo.

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