Non solo fu l’Ucraina a comandare l’attacco al gasdotto Nord Stream, ma ora c’è anche il nome e il cognome dell’ufficiale delle forze speciali di Kiev che partecipò all’operazione. A scriverlo è il Washington Post che cita fonti informate, in particolare funzionari americani e europei a conoscenza del dossier. A coordinare la missione fu dunque Roman Chervinsky, 48 anni, un colonnello pluridecorato delle forze armate ucraine per le operazioni speciali di Kiev. In particolare, scrive il Washington Post, il militare ha gestito la logistica e il supporto ad un team di circa sei persone che, affittando una barca a vela e utilizzando attrezzature per sub, ha piazzato l’esplosivo sotto al gasdotto. L’attacco ha causato enormi perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che corrono dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, lasciando intatto solo uno dei quattro collegamenti della rete. Chervinsky non ha agito né pianificato l’operazione da solo, riferiscono le fonti, ma ha preso ordini da funzionari ucraini sotto la guida diretta del generale Valery Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate di Kiev.

Gli alleati occidentali di Kiev, per la prima volta, accusano l’esercito ucraino di essere direttamente responsabile del sabotaggio. Di quel sabotaggio Kiev e Mosca si sono sempre accusate a vicenda, ma negli ultimi mesi i media americani hanno fatto filtrare sempre più i sospetti di una responsabilità degli ucraini. Finora, tuttavia, si era parlato soltanto di gruppi filo-ucraini, senza alcuna prova di una regia degli uomini di Zaluzhny, o del presidente stesso. Indiscrezioni su cui la Casa Bianca si era sempre mostrata cauta, soprattutto nel timore di veder vacillare il sostegno dei partner della Nato a Kiev.

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