Oltre 500 persone si sono ritrovate all’alba di oggi al varco portuale di San Benigno, a Genova, per opporsi al passaggio di armi dal porto e contestare la compagnia marittima israeliana Zim, che avrebbe messo la sua filiera logistica a disposizione degli armamenti per l’esercito di Netanyahu. L’iniziativa, promossa dal Collettivo autonomo dei lavoratori portuali insieme all’assemblea contro la guerra e la repressione, ha visto l’adesione di molte sigle dell’associazionismo, sindacati di base e attivisti. Tra i presenti anche i cooperanti dell’associazione Music for Peace, che al valico di Rafah stanno sostenendo i profughi palestinesi con distribuzione di cibo e supporto. Il blocco ai varchi è andato avanti dalle 6 del mattino fino al primo pomeriggio, mentre dal presidio si è staccato un corteo che ha sfilato sotto il grattacielo che ospita le sedi di Zim e di Steinweg – GMT, che opera con la compagnia saudita Bahri. Al termine del corteo sono stati lanciati verso l’ingresso, presidiato dalle forze dell’ordine, alcuni bicchieri pieni di vernice rossa ed è stata dipinta la scritta “Stop al transito di armi”.
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