Cercansi volontari adulti con meno di quarant’anni e possibilmente quattro arti paralizzati. Neuralink, l’azienda fondata da Elon Musk che sviluppa interfacce neurali per connettere esseri umani e computer, ha aperto le candidature per il suo primo studio clinico sull’uomo. Finora sono stati impiantati chip solo sugli animali: esperimenti che hanno porato alla morte di 1.500 cavie, stando ai risultati di un’inchiesta federale raccontata in esclusiva da Reuters a dicembre 2022.

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dalla Food and drug administration – l’ente che tutela la salute pubblica negli Usa – Neuralink si prepara al primo impianto di interfaccia neurale in un cervello umano. Il candidato dovrà accettare di farsi rimuovere una parte del teschio grande quanto una moneta da 50 centesimi. In questo modo un robot potrà inserire nel suo cervello elettrodi e cavi che nei piani di Neuralink permetteranno al candidato di tradurre i propri pensieri in comandi. L’ambizione di Musk è di trattare in questo modo lesioni cerebrali e malattie neurologiche.

Per ora l’obiettivo è impiantare chip in 11 persone entro il 2024 e in 22mila entro il 2030. Ogni impianto costerà all’azienda circa diecimila dollari. Neuralink pensa di chiedere ai suoi pazienti-clienti una cifra molto più alta: circa quarantamila dollari. Un prezzo che secondo l’azienda potrebbe garantire ricavi per cento milioni entro i prossimi cinque anni.

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