Il gioco di equilibri tentato da Joe Biden per uscire politicamente indenne dal conflitto fra Israele e Hamas sembra fallito. Almeno stando all’ultimo sondaggio dell’Arab American Institute. secondo il centro d’analisi, il sostegno della comunità araba americana al presidente è crollato rispetto al 2020, passando dal 59% al 17%.

Il motivo è da ricercare, secondo lo studio delle tendenze, proprio alla decisione di Washington di rimanere accanto allo storico alleato nell’area mediorientale, nonostante i bombardamenti indiscriminati sulla Striscia che fino a ora, stando ai numeri forniti dalle autorità locali, hanno provocato quasi 10mila vittime. Joe Biden era ben al corrente delle possibili ripercussioni interne e anche per questo, pur condannando l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso e offrendo sostegno incondizionato al “diritto di difendersi” di Israele, aveva più volte invitato Tel Aviv, anche pubblicamente, a una risposta proporzionata, che non replicasse “i nostri errori dopo l’11 settembre” e limitasse le conseguenze sui civili innocenti.

Le immagini che quotidianamente arrivano dall’enclave palestinese, però, mostrano come l’invito di Washington sia stato ignorato: ogni giorno muoiono centinaia di persone che niente hanno a che fare con l’organizzazione terroristica islamista, tra cui molte donne e bambini, mentre i raid di Israele si abbattono anche su ospedali, strutture Onu e scuole. Così, anche la comunità araba americana ha preso posizione. La percentuale di consenso nei confronti dell’amministrazione Biden era in calo già da prima dello scoppio del conflitto, passata dal 59% al 35%, ma in meno di un mese questa si è ulteriormente dimezzata, scendendo per il momento fino al 17%.

Una situazione che ha portato anche a un altro record negativo: è la prima volta dal 1997 che la maggioranza degli arabi americani non si definisce Democratica. Il 32% si dichiara Repubblicano e il 31% indipendente. Il 40% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, che voterebbe per l’ex presidente Donald Trump, il 5% in più rispetto al 2020. Anche la deputata Democratica Rashida Tlaib ha accusato il presidente di “appoggiare il genocidio del popolo palestinese”: “Il popolo americano non ci sta. Ce lo ricorderemo nel 2024“, ha attaccato in un video su X. Adesso sta a Biden capire come risolvere questo problema a un anno dalle elezioni: i musulmani americani sono 3,5 milioni e secondo le previsioni sono destinati a diventare nel 2040 la seconda più importante comunità religiosa dopo quella cristiana, scavalcando proprio quella ebraica. Tutti voti che il presidente deve cercare di mantenere per rimanere alla guida del Paese.

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