“Non è la prima guerra qui, ma questo è il momento peggiore e più impegnativo che abbiamo mai affrontato nella nostra vita. La distruzione lasciata dalle bombe è ovunque nelle strade Gaza city”. Al 27esimo giorno di bombardamenti la popolazione della Striscia di Gaza è allo stremo, alle prese ogni giorno con la carenza di acqua e alimenti di base. In una situazione di sempre maggiore caos e incertezza. Lo racconta in una testimonianza audio Alhasan, uno specialista di Oxfam, che si trova nel nord della Striscia. “Ormai dipendiamo dal cibo in scatola. I mercati sono quasi vuoti. I nostri figli ci chiedono il perché di tutti questi spostamenti forzati, ci chiedono perché ci bombardano, perché gli israeliani ci sparano. E noi non sappiamo dare una spiegazione del perché tutto ciò stia accadendo”.

“La decisione di Israele di privare i civili di Gaza di beni essenziali per la loro sopravvivenza, come cibo, acqua, carburante e medicine equivale a una punizione collettiva – commenta Paolo Pezzati, portavoce di Oxfam Italia per le crisi umanitarie – Israele sta usando la fame come arma di guerra, un crimine secondo il diritto umanitario internazionale, che non viene mitigato dal passaggio di qualche aiuto attraverso Rafah. L’ordine di evacuazione del 13 ottobre non riduce la necessità di proteggere i civili che non possono o non vogliono andarsene. Le comunicazioni con Gaza in questo momento sono frammentarie e non consentono di accertare esattamente quanto sta accadendo. I civili non dovrebbero mai essere il bersaglio di attacchi e, se scelgono di rimanere nelle loro case, hanno il diritto di farlo in sicurezza. In questo momento c’è il rischio che il prezzo che pagheranno nel nord di Gaza sia altissimo”.

Il racconto di Alhasan fa parte di una serie di testimonianze giornaliere degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere giorno per giorno un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto

LA CAMPAGNA – A Gaza è catastrofe umanitaria, gli aiuti di Oxfam.

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