Era stato già condannato a sei per violenza su minore e il riconoscimento di una semi infermità lo aveva portato a seguire un periodo di terapia prima dell’esecuzione della pena. Il 31enne in questione, come riporta il Corriere della Sera, però aveva trovato lavoro come animatore ed è mentre lavorava come in una struttura ricettiva della provincia di Perugia che avrebbe abusato di una bambina di sei anni, approfittando di una pausa lavorativa.

L’uomo, di origini marchigiane, è ora agli arresti domiciliari dopo le indagini dei carabinieri coordinati dalla procura del capoluogo umbro. Sullo smartphone dell’uomo sono state poi trovate “un numero rilevante” di immagini pedopornografiche: i reati contestati sono violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico.

È tutto avvenuto lo scorso agosto. La bambina, poi medicata in ospedale a Perugia, si trovava in vacanza con la famiglia e avrebbe riferito quanto accaduto al padre: l’uomo si sarebbe spogliato anche davanti a lei. Dopo la querela i militari dell’Arma hanno inizialmente denunciato a piede libero l’uomo, sequestrando il suo telefono cellulare e altro materiale. I successivi accertamenti tecnici sullo smartphone hanno consentito di accertare che l’uomo aveva anche le immagini pedopornografiche.

Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto “elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa, avuto riguardo alla specifica modalità e circostanza dei fatti – connotati da inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori nel sottoporre ad atti sessuali minori in tenerissima età – ed alla negativa personalità dell’indagato, gravato da precedente specifico e da uno stato mentale patologico che lo rende del tutto arrendevole alla devianza sessuale pedofili di cui è portatore”. Sono stati quindi disposti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

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