Kardian, un Suv compatto da 4,12 metri di lunghezza, e Niagara (nella foto), il concept di un pick-up quasi coupé e dal cassone piuttosto piccolo da 4,9 metri di lunghezza (2,9 di passo), sono due degli 8 modelli dell’offensiva globale di Renault. Entro il 2027 la Losanga porterà sul mercato una serie di veicoli basati su due diverse piattaforme grazie alle quali conta di raddoppiare i ricavi netti per unità rispetto a quelli del 2019. I mercati extraeuropei sono importanti per il gruppo amministrato da Luca de Meo e ormai valgono il 43% dei volumi complessivi. La progressiva internazionalizzazione è una delle chiavi del successo del costruttore.

Con il 2027 Renault avrà investito 3 miliardi di euro nel rinnovamento della gamma a livello extraeuropeo, concentrandosi in particolare sui segmenti C (3 auto) e D (2), quelli che garantiscono il maggior valore aggiunto: un veicolo su tre verrà commercializzato come ibrido o elettrico. Degli otto modelli fanno parte anche la Kardian di segmento B (il debutto avverrà nel 2024 in America Latina e in Marocco) e due veicoli commerciali, uno dei quali sarà la declinazione di serie dell’avveniristico e ancora “esagerato” concept Niagara. Due le basi costruttive impiegate, utilizzate tra America Latina, Africa (Marocco), Turchia, India e Corea del Sud.

La piattaforma modulare e scalabile sulla quale Renault svilupperà la propria offerta fuori dal Vecchio Continente consente di produrre veicoli fra i 4 e i 5 metri di lunghezza, con 4 diversi passi, compresi fra i 2,6 e i 3 metri. Ma, soprattutto, sarà in grado di garantire alimentazioni di (quasi) ogni genere – convenzionali a combustione, flex fuel, a Gpl, mild hybrid e full hybrid – a due e quattro ruote motrici. Il concept Niagara, ad esempio, è a trazione integrale: un’unità a 48 Volt all’anteriore e un motore elettrico al posteriore (la Kardian sarà solo a trazione anteriore).

C’è poi l’architettura compatta modulare (CMA) frutto dalla collaborazione con la cinese Geely che fungerà da base per i veicoli alto di gamma per i segmenti D ed E, nelle versioni a trazione anteriore ed integrale, dotati in particolare di motorizzazioni ibride. I modelli verranno progettati presso il centro di ingegneria di Seul e prodotti a Busan. La prima Renault sviluppata su questa base verrà presentata entro la metà del prossimo anno.

Il potenziamento della proposta globale è strategico per Renault, che conta 5 dei propri principali mercati di sbocco fuori dall’Europa. Il Brasile è il secondo in assoluto, la Turchia il quarto, l’India il quinto, la Corea del Sud l’ottavo e la Colombia il nono.

L’International Game Plan 2027 include anche l’estensione a livello planetario dell’offensiva sulla riduzione delle emissioni con la tecnologia E-Tech Electric (la Megane così equipaggiata è già stata lanciata in Brasile e in Turchia). La “piccola” Kardian, la cui produzione comincia a Curitiba, in Brasile, conferma ancora l’importanza dell’alimentazione a benzina, sempre valida in quelle aree geografiche che, a differenza dell’Unione Europea, hanno deciso di non forzare sulla svolta a batteria. Sotto il cofano il modello monta un tre cilindri turbo benzina da 1.0 litri accreditato di 125 Cv di potenza e 220 Nm di coppia abbinato a una trasmissione a sei marce. Si tratta di un modello che esporta il nuovo linguaggio estetico della Losanga. Niagara è invece un concept brasiliano destinato ad approdare sul mercato nei prossimi anni e a sedurre clienti piuttosto benestanti.

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Auto elettriche, la domanda mondiale va a rilento. E i costruttori rivedono i piani

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