Qualche modifica alla centralina, l’installazione di un filo elettrico in grado di bypassare il limitatore di velocità, e un trattore che non poteva andare oltre i 40 km/h riusciva quasi a raggiungere i 100 km/h. Per non destare sospetti, poi, l’adesivo indicante la velocità massima era stato rimosso dalla parte posteriore del mezzo. Scoperto dai militari della Stazione di Ponte Arche (Trento) durante un controllo su strada, il trattore ‘truccato’ è stato immediatamente sospeso dalla circolazione, in attesa di essere sottoposto a nuova revisione con esito positivo: se fosse stato convolto in un incidente, non sarebbe stato coperto da assicurazione e il conducente contravvenzionato.

Si tratta comunque solo di uno dei 19 casi di violazioni del codice della strada contestate, in Trentino-Alto Adige, a conducenti di trattori agricoli, su un totale di 65 mezzi fermati. Contravvenzioni emerse nell’ultimo mese nel corso dei controlli dei carabinieri su 35 aziende agricole della Busa, della val di Ledro e della val Giudicarie, impegnate nella raccolta dell’uva e delle olive. In particolare, il nucleo operativo radiomobile e la stazione di Arco hanno accertato che 5 dei trattori fermati non avevano il relativo arco di protezione, che è obbligatorio per legge al fine di impedire il ribaltamento del mezzo.

Un altro trattore è stato fermato e sequestrato mentre circolava privo di copertura assicurativa, mentre altri sono stati contravvenzionati perché i relativi conducenti non avevano al seguito i propri documenti di guida o quelli di circolazione del mezzo, o perché trasportavano più di una persona, ossia un numero superiore al limite consentito per legge. In ogni caso, i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Immagine di repertorio

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