“Il governo fa enormi progressi”. Scherza Giancarlo Giorgetti, lasciando Montecitorio, dopo il via libera da parte dei deputati alla Nadef e soprattutto al nuovo sforamento di bilancio. Poi il titolare dei conti dell’esecutivo Meloni si fa serio quando gli viene chiesto se alla luce della situazione internazionale ci sia il rischio di dover riscrivere la Legge di Bilancio. “Mi auguro di no, dopo vedremo”.

Più ottimista il sottosegretario di Giorgetti, il leghista Federico Freni secondo il quale “le previsioni” di crescita ed i numeri contenuti nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanze “sono numeri realistici”. Freni esclude tagli al Fondo Sanitario Nazionale e, per quanto riguarda la corposa spending review che interesserà i ministeri, garantisce “non ci saranno tagli lineari né tagli agli incentivi alle imprese erogati dal governo. Ma figuriamoci”.

Mentre, è molto critico il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, secondo il quale lo sforamento di bilancio varato dal governo “è incostituzionale”. Per Marattin l’errore di questa Nadef, che detta la cornice della prossima Legge di Bilancio, è stato “il decreto primo maggio, uno spot sui social, per il quale, per confermarlo ora, serviranno 10 miliardi”.

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