Alta tensione anche al confine libanese, dove nella prima mattinata di domenica è sceso in campo Hezbollah con colpi di artiglieria e il lancio di tre missili guidati dal Libano su posizioni israeliani nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba. Colpi ai quali Tel Aviv ha risposto con l’artiglieria, che non ha impedito agli Hezbollah libanesi filo-iraniani di ristabilire una postazione militare lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele dopo che questa era stata distrutta.

In un comunicato diffuso da Hezbollah tramite la sua televisione al Manar, il partito armato sostenuto dall’Iran ha affermato di aver eretto di nuovo la postazione mobile nella zona contesa delle colline di Kfar Shuba, nel settore orientale della Linea Blu.

Gli Hezbollah, che hanno rivendicato il lancio di razzi dal Libano verso Israele, affermano che per il momento Tel Aviv non sembra voler aprire un nuovo fronte di guerra. “La risposta militare israeliana al lancio di razzi da parte della resistenza (Hezbollah) è stata contenuta e studiata, si è concentrata su zone agricole e boschive disabitate”, ha detto Ali Shuayb, corrispondente della tv al Manar. Shuayb, presente nell’area di Kfar Shuba, poco lontano dalle contese Fattorie di Shebaa, ha affermato che “la situazione ora è molto calma, si sente solo il ronzio degli aerei spia (droni) israeliani sopra le nostre teste” e il commento dallo studio è stato che “la reazione del nemico indica che per il momento non intende aprire una guerra nel fronte nord”.

Gli Hezbollah “sono legati all’Iran, quindi attendono evidentemente disposizioni dall’Iran. Certo, gli atteggiamenti ieri nel parlamento di Teheran da parte di pochi deputati per l’attacco di massa a Israele non fanno ben sperare”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto al Tg3. “Ai nostri concittadini che vivono nel Libano consigliamo di non andare nel sud del Paese perché stamani c’è stato un attacco di Hezbollah con colpi di mortaio contro posizioni israeliane”, ha aggiunto affermando che “la situazione è sotto controllo”. Tajani ha ricordato che “in Libano ci stanno più di mille militari italiani che operano sotto le bandiere dell’Onu che tengono sotto controllo la zona più delicata al confine fra Libano e Israele”.

Gli attacchi rivendicati da Hezbollah hanno preso di mira tre siti israeliani che si trovano nella zona contesa delle fattorie di Sheeba sulle pendici del monte Hermon, parte delle alture del Golan. “La Resistenza islamica – riporta Hezbollah in una nota diffusa dall’agenzia libanese Nna in seguito al lancio dei missili – ha effettuato un attacco questa domenica, 8 ottobre 2023, prendendo di mira tre siti di occupazione sionista nella regione occupata delle fattorie libanesi di Shebaa. Questi siti includono il sito radar, il sito Zabdin e il sito Ruwaisat, utilizzando un numero significativo di proiettili di artiglieria e missili guidati, con conseguenti colpi diretti su questi siti”. Il Partito di Dio sciita libanese ha quindi espresso “solidarietà” con gli attacchi massicci di sabato di Hamas.

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