Un rosso di 123,7 milioni per la Juventus nel bilancio consolidato 2022/23. Le perdite, quasi dimezzate rispetto ai 239,3 milioni al 30 giugno 2022, sono in parte influenzata dagli effetti negativi sui ricavi e sui costi correlati agli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali. Anche il primo trimestre 2023/24 dovrebbe chiudersi “con perdite superiori al terzo del capitale sociale“, si legge nella nota della società. Per questo, ma anche “a supporto della realizzazione del piano 2023/24-2026/27, nonché degli impatti derivanti dagli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali”, il cda bianconero ha già aperto a un aumento di capitale “fino a un massimo di 200 milioni“. Nel frattempo però, come si legge nel comunicato, il 31 luglio scorso la Consob ha notificato alla Juventus l’avvio di un nuovo procedimento riguardante sempre le compravendite di calciatori (le cosiddette operazioni incrociate) e le manovre stipendi.

Exor ha espresso il sostegno all’aumento di capitale, “impegnandosi a sottoscrivere la quota di propria pertinenza, pari al 63,8%, e ha inoltre manifestato la propria disponibilità a effettuare versamenti in conto futuro aumento di capitale per massimi 128 milioni di euro“. La Juventus, inoltre, “valuterà di costituire un consorzio di garanzia per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte”. Nella riunione di oggi il cda bianconero ha aggiornato le stime del Piano che va dal 2023/24 al 2026/27, che “conferma le linee strategiche e di sviluppo del Gruppo fondate sulla competitività sportiva, sul rafforzamento del brand e sul consolidamento dell’equilibrio economico-finanziario, con rilevante e strutturale riduzione dell’indebitamento netto”. L’assemblea degli azionisti della Juventus è convocata il 23 novembre all’Allianz Stadium.

Il nuovo procedimento Consob – “Con nota in data 31 luglio 2023, Consob ha notificato a Juventus una comunicazione di avvio di un nuovo procedimento”, si legge nella nota. “L’Autorità di vigilanza ha rappresentato di aver rilevato alcune criticità con riferimento alla contabilizzazione di talune operazioni e fatti di gestione relativi (i) al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato al 30 giugno 2022 e (ii) al bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022 e ha dato formalmente avvio al procedimento volto all’adozione delle misure di cui all’art. 154-ter, comma 7, TUF”. Le criticità rilevate dalla Consob, spiega sempre il comunicato, riguardano: 16 “operazioni incrociate”, la “rilevazione delle passività e il criterio di contabilizzazione dei costi in seguito alla conclusione di accordi con il personale tesserato nell’ambito delle c.d. “manovre stipendi” realizzate nelle stagioni sportive 2019/20 e 2020/21″, ma anche “gli effetti contabili da ricondurre ad alcuni ‘promemoria’ o ‘memorandum’, risalenti agli esercizi 2017/18, 2018/19 e 2019/20, attinenti a talune operazioni di calciomercato che hanno condotto alla rilevazione di plusvalenze nei relativi bilanci, oltre che ad asseriti rapporti di natura debitoria con altri club”.

La Juventus ha contestato alla Consob “alcuni vizi del Procedimento e un’interpretazione dei principi contabili internazionali non uniforme alla prassi della football industry”. Si legge nella nota: “Con riguardo alle n. 16 c.d. ‘operazioni incrociate’, l’erroneità della riqualificazione come permute di distinte e autonome operazioni di compravendita dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, e, in ogni caso – anche ad applicare il principio contabile relativo alle permute di attività – la correttezza del trattamento contabile effettuato dalla Società”. “Con riguardo alle c.d. “manovre stipendi”, la correttezza del trattamento contabile effettuato dalla Società quanto alle riduzioni e integrazioni dei compensi del personale tesserato della Prima Squadra negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021”, Infine, “con riguardo al terzo profilo di contestazione, la correttezza della contabilizzazione delle operazioni di cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori e l’insussistenza di rapporti di natura debitoria, in quanto tali ‘promemoria’ o ‘memorandum’ risultano insuscettibili di generare diritti e obbligazioni esigibili tra le parti”. In data 21 settembre 2023 la Juventus ha presentato queste sue osservazioni e deduzioni, mentre il 4 ottobre 2023 si è tenuta l’audizione della società presso la Consob.