Klodiana Vefa, l’ex marito si è suicidato: il corpo trovato in un bosco in Val di Pesa

Dopo quasi 36 ore di ricerche con posti di blocco ed elicottero, è stato trovato morto Alfred Vefa, ex marito di Klodiana Vefa sospettato dell’omicidio della donna 36enne di origine albanese avvenuto verso le 20 del 28 settembre a Castelfiorentino, in provincia di Firenze. Il suo cadavere è stato rinvenuto in un bosco di noci in una zona di campagna del comune di San Casciano, in Val di Pesa, grazie alla segnalazione da parte di un cittadino di un’auto sospetta parcheggiata e abbandonata, avvenuta verso le 4 del mattino.

A quel punto i militari hanno organizzato una battuta di ricerca nelle aree circostanti e, verso le 6 del mattino, il corpo di Vefa, muratore di nazionalità albanese, è stato trovato esamine a circa trenta chilometri di distanza da Castelfiorentino. Secondo quanto si apprende dagli inquirenti, l’uomo si è sparato con l’arma usata, presumibilmente, anche per uccidere la moglie con tre colpi di pistola. Dopo il ritrovamento del corpo, sono stati avviati gli accertamenti medico legali e scientifici al termine dei quali la procura ha dato l’autorizzazione alla rimozione della salma e al trasferimento in obitorio.

La 36enne da qualche anno aveva divorziato dal marito ma i due hanno continuato a convivere nella stessa casa, una situazione non gradita particolarmente dalla famiglia di Alfred Vefa. Giovedì 28 la donna avrebbe dovuto trascorrere una serata con un’amica ma, secondo quanto ricostruito, ha incrociato prima l’ex marito in strada. Dopo uno furioso scambio di battute, lei ha tentato di tenerlo a distanza e in quel momento l’uomo ha estratto la pistola sparandole in viso a distanza ravvicinata. Vefa, fin da subito sospettato dell’omicidio, si è poi dato alla fuga rendendosi irreperibile e raggiungendo la località dove poi si sarebbe tolto la vita con l’ausilio della viabilità secondaria in modo da ridurre il rischio di essere fermato.

Ad assistere alla scena c’erano due uomini di passaggio in quella zona ma, ad alcune fasi della discussione, ha assistito anche la figlia 14enne della coppia che è subito corsa a chiamare il fratello 17enne. Una volta scesi in strada, la madre era già riversa per terra e il padre in fuga. La procura ha aperto ora un fascicolo per omicidio volontario e gli investigatori stanno ascoltando in queste ore le persone vicine agli ex coniugi. Da quanto risulta agli inquirenti, la donna non avrebbe mai presentato denunce contro l’ex marito dal quale aveva divorziato in Albania due anni fa, anche se il divorzio non era stata ancora trascritto in Italia per problemi burocratici.

Per avere l’assoluta certezza che la pistola usata dall’uomo per togliersi la vita sia la stessa con la quale ha sparato all’ex moglie, la procura svolgerà degli accertamenti balistici precisi a riguardo. Quello che si può già affermare con certezza però, è che l’arma, trovata di fianco al cadavere dell’uomo, è di vecchia fabbricazione ed era detenuta in casa dallo stesso in maniera illegale e non denunciata. Le indagini proseguiranno poi anche per accertare se ci sono stati degli effettivi episodi di violenze e abusi pregressi non denunciati dalla donna, che vengono smentiti da un primo ascolto dei racconti di famigliari. L’uomo inoltre aveva lasciato i documenti personali e i soldi in casa e non risulta, per ora, che abbia avuto aiuti da altre persone, nemmeno per la fuga. Si ipotizza quindi in ambienti investigativi che Vefa non avesse preparato prima l’assassinio della moglie.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco del comune di Castelfiorentino, Alessio Falorni, dopo che nella serata del 29 settembre è stata organizzata una fiaccolata in memoria della donna alla quale erano presenti i figli e altri famigliari della vittima e che ha visto la partecipazione di circa 2mila persone, quando ancora non si era certi del suicidio di Alfred Vefa. “Io ripenso alla serata di ieri, per la quale ringrazio tutti, istituzioni e cittadini presenti, ed all’abbraccio che la comunità di Castelfiorentino ha saputo dare ai figli e alla famiglia di Klodiana. Non li lasceremo soli” ha commentato Falorni.