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Forte rincaro per le bollette elettriche dei prossimi 3 mesi (+ 18,6%). “Mercato non ha ancora trovato un equilibrio”

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Nuova botta sulle famiglie italiane. Mentre a palazzo Chigi si firmava un timidissimo patto anti inflazione, l’Autorità per il mercato elettrica comunicava un aumento delle bollette elettriche del 18,6% per gli ultimi tre mesi del 2023. Arera spiega che il rincaro “è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (Pun) previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde”. La spesa per la materia energia è 15,79 centesimi di euro (55,8% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in aumento del 33,4% rispetto al terzo trimestre 2023; 2,16 centesimi di euro (7,7% del totale della bolletta) sono per la commercializzazione al dettaglio, invariato rispetto al terzo trimestre 2023.

“È vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro”, afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini. – “Il forte aumento delle tariffe elettriche deciso oggi da Arera rappresenta un pessimo segnale, che attesta come i prezzi dell’energia stiano pericolosamente salendo con l’aumento della domanda sui mercati legata ai mesi invernali”. Lo afferma Assoutenti, che esprime preoccupazione. “L’aumento delle tariffe del 18,6% porta le bollette elettriche ai livelli di fine 2021, quando l’Italia si ritrovò in piena emergenza energetica, con il conto per la luce che sale a quota 764 euro annui a famiglia – spiega il presidente Furio Truzzi. A parziale sollievo da ottobre a dicembre prossimi ci sarà un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari, dato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro.

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