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Caro affitti, Da Milano a Roma, da Bologna a Pisa con le tende davanti alle università: la protesta del collettivo “Cambiare rotta”

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Stanchi di attendere. Con questo motto una nuova protesta contro il caro affitti guidata dagli studenti dell’organizzazione giovanile comunista “Cambiare rotta” approda in diversi atenei italiani. A partire da Milano, dove nella mattinata di lunedì 25 settembre un gruppo di ragazzi ha piazzato una manciata di tende e affisso striscioni per chiedere “soldi a casa, studio e reddito e non alla guerra”. Il presidio in tenda, diventato simbolo della lotta per il diritto all’abitazione dopo che negli scorsi mesi il collettivo “Tende in piazza” ha manifestato a più riprese nella zona astante il Politecnico e ha successivamente occupato l’ex cinema Splendor, si estende così ad altri gruppi giovanili. La richiesta è sempre la stessa: maggiore consapevolezza da parte delle amministrazioni su caro-vita e caro-affitti e la tutela del diritto allo studio.

“Siamo andati sull’onda delle proteste iniziate a maggio, ma come Cambiare Rotta stiamo cercando di estenderle e porci su un piano diverso, politicizzato e indipendente rispetto alle altre associazioni ‘approvate’ dal centro-sinistra”, racconta a Ilfattoquotidiano.it Giacomo, studente di filosofia presso l’Università statale di Milano e membro dell’organizzazione giovanile. “Stiamo facendo delle liste per la casa e vorremmo aprire un tavolo permanente per il diritto allo studio con il Miur e le amministrazioni regionali”, prosegue.

Per i ragazzi di “Cambiare rotta”, che oltre a Milano stanno manifestando a Roma, di fronte all’Università Sapienza, ma anche in altre grandi città universitarie come Bologna e Pisa, la situazione affitti è diventata “insostenibile” e l’intenzione del governo di utilizzare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per risolvere il problema del mercato privato degli affitti non risulta convincente. “Chiedere un canone concordato non basta. Vogliamo la reintroduzione dell’equo canone – definitivamente abolito nel 1998, governo D’Alema, ndr – perché è un sistema di contrattazione nel quale i rapporti di forza non sono sbilanciati verso i ‘palazzinari'”, dice ancora il giovane studente.

Per giovedì 28 il movimento ha lanciato un’assemblea pubblica dal titolo “Dalle tende alle aule: inizia un nuovo anno di lotta” sempre nel contro chiostro occupato. Il 19 ottobre invece è prevista una mobilitazione nazionale con lo slogan: “Porta anche tu la tua tenda e unisciti alla lotta”.

Lo scorso venerdì 22 settembre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva incontrato un gruppo di studenti e rettori per discutere del tema. Per l’occasione i rappresentanti del gruppo “Tende in piazza” hanno presentato al Comune una lista di proposte contro la crisi abitativa. Tra le richieste degli studenti ci sono la modifica dei criteri di convenzionamento con gli studentati privati, con particolare riferimento ai progetti finanziati dal Pnrr.

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