Tanto per cominciare un bel pacchetto di 150 milioni 939 mila euro in più da spendere per le Olimpiadi Milano Cortina 2026. E così arriviamo a quota 3 miliardi 190 milioni di euro di spese con copertura finanziaria, a cui vanno aggiunti altri 413 milioni di “ulteriori necessità” (da reperire), che serviranno per completare le opere, non quelle indifferibili, altrimenti le gare non si possono svolgere, ma alcuni interventi “essenziali”. In totale fanno 3 miliardi 604 milioni, euro più euro meno, alla faccia di chi sosteneva che i Giochi sarebbero stati a costo zero. Perché quei soldi, sotto diverse forme, li tireranno fuori l’amministrazione dello Stato, Regioni, province e Comuni, per consentire al Circo Bianco di andare in scena tra poco più di due anni a quattro mesi, nel febbraio 2026.

Per il momento il totalizzatore si ferma qui, dopo che l’ultimo calcolo precedente risaliva all’aprile scorso, per un totale di 3 miliardi 453 milioni di euro. Adesso va aggiornato in base al decreto del consiglio dei ministri dell’8 settembre, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Si comincia così a concretizzare quanto indicato nel bilancio d’esercizio 2023 dello Stato che autorizzava una spesa ulteriore di 400 milioni di euro, 120 milioni nel 2024, 140 milioni nel 2025 e 140 milioni nel 2026. L’elenco delle opere rimane sostanzialmente lo stesso, ma si cominciano a verificare i maggiori costi per le materie prime e qualche modifica importante.

BOB: CI SONO I SOLDI, NON LE IMPRESE – Adesso il finanziamento della tanto contestata pista da bob di Cortina è completato, con un innesto finanziario di 51 milioni 769 mila euro, che portano il totale dei tre lotti (demolizione vecchia pista, costruzione della nuova e percorso storico) a 124 milioni di euro. Coperti completamente dallo Stato, a parte 500 mila euro a testa del Comune di Cortina e della Provincia di Belluno. Insomma, i soldi ci sono, ma mancano ancora le imprese disposte a costruire un’opera controversa e di difficile realizzazione vista la ristrettezza dei tempi. Anzi il decreto fissa una cifra che appare non modificabile con lo stanziamento di ulteriori extra-costi. Il villaggio olimpico di Cortina, che sorgerà con prefabbricati a noleggio nella piana di Fiammes, ha ora la dotazione dei 39 milioni di euro necessari. Lo stadio del ghiaccio assorbirà altri 20 milioni e mezzo, di cui 6 milioni a carico della Regione Veneto, che dovrà pagare (10 milioni) la ristrutturazione del trampolino (ormai definitivamente inutilizzato) ricordo delle Olimpiadi del 1956.

Il consiglio dei ministri ha recepito le richieste di Fondazione Milano Cortina e della società Infrastrutture (Simico) che hanno richiesto un aumento di spesa, nonostante sia scomparsa la ristrutturazione da 50 milioni di euro della pista di pattinaggio di Baselga di Pinè (Trento). La copertura dell’impianto sarebbe stata ancora più costosa e così la cabina di regia ha optato mesi fa per una soluzione indoor nei padiglioni della Fiera di Milano (ma nell’elenco l’appalto non figura, anche perché l’Ente Fiera concorrerà alla spesa).

AUMENTI DI SPESA – Nell’aumento delle spese c’è il Villaggio Olimpico di Predazzo (Trento), che sorgerà nella Scuola alpina della guardia di Finanza: il costo della ristrutturazione è lievitato di quasi una decina di milioni, raggiungendo i 41 milioni totali. Fanno irruzione nel piano le spese di Livigno per la creazione di un parcheggio interrato a Mottolino (località Bondi) del costo di 34 milioni di euro (di cui 26 milioni sostenuti dalla Regione Lombardia) e per il collegamento dei versanti sciistici est ed ovest del costo di altri 34 milioni (di cui 19,6 a carico della Lombardia). Nell’area di Bolzano, per il biathlon che si disputerà ad Anterselva, l’indicazione in un primo elenco era di 6,5 milioni di euro. Adesso, tra bacino di innevamento e interventi logistici si arriva quasi a 13 milioni di euro, mentre l’adeguamento dello stadio richiede una spesa di 31,8 milioni di euro (di cui 24,5 a carico della Provincia Autonoma di Bolzano).

Qualche risparmio di spesa si ha in Val di Fiemme-Fassa per il parco Bus Rapid Transit e per interventi stradali, che calano da 90 a 78 milioni di euro. Nel settore delle opere infrastrutturali non strettamente olimpiche, un aumento di quasi 40 milioni di euro riguarda il collegamento alla rete ferroviaria nazionale della Stazione di Malpensa, con una spesa totalmente finanziata grazie a un innesto di 40,5 milioni di euro dalla manovra, che cresce da 219 a 257 milioni di euro.

LE OPERE PIÙ COSTOSE – Ecco l’elenco delle opere (finanziate completamente) che costeranno più di 30 milioni di euro: rifacimento trampolino di Predazzo 30 milioni di euro; Villaggio Olimpico temporaneo di Cortina 39 milioni; partenariato pubblico-privato per nuovo impianto a fune Livigno Snow Park 34 milioni; nuovo impianto a fune per l’arroccamento dello “Stelvio Alpine Centre” a Bormio 44.6 milioni; pista da bob “Cortina Sliding Centre” 124,7 milioni; proposta di partenariato pubblico-privato per mobilità intermodale nel centro di Cortina 127.5 milioni; parcheggio interrato Mottolino a Livigno 33,8 milioni; collegamento versanti sciistici est e ovest a Livigno 34,1 milioni; adeguamento dello stadio di biathlon ad Anterselva 31,8; circonvallazione di Dobbiaco 35,1; circonvallazione di Perca (Bz) 134,4; Bus Rapid Transit (adeguamento stradale) in Val di Fiemme e Fassa 98,5; linea ferroviaria Trento-Bassano 65,8; adeguamento stazione ferroviaria di Trento 30,1; Variante di Longarone 395,9; variante a sud di Cortina 81,0; completamento percorso ciclabile “Abbadia Lariana” (Lecco) 31,9; riqualificazione Busto Arsizio-Gallarate-Cardano 56.1; potenziamento svincolo Dervio (Lecco) 48,5; messa in sicurezza tratta Giussano-Civate SS36 (Monza-Brianza) 74,4; adeguamento a tre corsie del ponte Manzo Lecco 35,6; linea ferroviaria Milano-Tirano 33,7; consolidamento galleria “Monte Piazzo” (Lecco) 55,3; tangenziale sud di Sondrio 52,8; collegamento alla rete ferroviaria nazionale della stazione di Malpensa 257,5; variante Trescore Entratico (Bg) 186,3 milioni di euro. Tre le opere non completamente finanziate: la Variante di Cortina lotto 2 (483 milioni di euro), una galleria artificiale a Ponte di Legno (62,6 milioni) e la variante stradale di Vercurago in provincia di Lecco (253 milioni).

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