“Io la vedo in maniera diametralmente opposta alla destra, ma se paradossalmente c’è una politica di respingimenti, se vuoi ergere barricate contro gli stranieri e vuoi mettere navi da guerra per impedire l’arrivo degli immigrati, inventati qualcosa, come cambiare le politiche demografiche interne. Dai, ad esempio, 1000 euro al mese a ogni famiglia che fa un figlio più. Sii logico. La verità è che manca totalmente una politica coerente di destra“. Così, ai microfoni de L’Italia s’è desta (Radio Cusano Campus), il filosofo Massimo Cacciari smonta la propaganda del governo Meloni sul blocco navale e sui respingimenti, con riferimento particolare alla premier: “Questi chiacchierano di Dio e famiglia, ma si vergognino. Cosa vai a chiacchierare di Dio e famiglia, sciagurata, mentre migliaia di persone annegano e tu non fai nessuna politica di destra coerente?”.

Poi lancia una bordata alla Nato e alla Ue, citando i paesi di Visegrád: “Ci siete stati oggi nel cosiddetto Est europeo, ora baluardo della democrazia occidentale? Avete visto Budapest recentemente? Avete visto un nero a Budapest o a Varsavia? Nemmeno mezzo, questo è il punto. La verità è che quei paesi sono entrati in Ue per un preciso e unico interesse di coloro che contano: essere aggregati alla Nato. Questa è l’unica cosa che interessa a chi ha il potere in mano. È chiaro allora che la mancata collaborazione di questi paesi alle politiche europee di immigrazione non interessa nulla a chi conta”.

Cacciari aggiunge: “Gli accordi tra Meloni e Tunisia? Non ho nessuna simpatia per la Meloni, ma cosa avrebbe dovuto fare? L’Europa è totalmente assente su tutti i piani: non c’è qui, non c’è nel Mediterraneo, non c’è in Ucraina. Certo, quell’accordo con la Tunisia non ha nessuna sostanza, ma se ci fosse la Schlein al posto della Meloni, si farebbero cose diverse? Quell’accordo è la stessa identica cosa fatta dai governi di centrosinistra: ti do un po’ di soldi per tenere nei lager dei poveracci, come in Libia e in Turchia”.

Circa la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e della premier Giorgia Meloni a Lampedusa, l’ex sindaco di Venezia osserva: “Tutto già visto, tutto previsto, tutto perfettamente scontato. Da anni lo si dice e lo si sa. Vi sono guerre e pressioni economiche e demografiche che spingono centinaia di milioni di persone dall’Africa alle coste del Mediterraneo e da lì verso l’Europa, cioè il cosiddetto Occidente. È una cosa destinata. Se l’Europa – sottolinea – non è in grado di affrontare questo, si hanno due strade: una grande politica mediterranea rivolta ai paesi dell’Africa e una politica interna di integrazione e di accoglienza. Ma manca sia l’una che l’altra in modo clamoroso. Basta vedere come si è comportata l’Europa durante le Primavere arabe“.

Il filosofo spiega: “Finché c’erano Gheddafi e la Tunisia che stava ancora in piedi, quegli esecrabili regimi ci facevano comodo perché contenevano i flussi. Successivamente sono stati spazzati via grazie all’Europa. Quindi, non solo l’Europa non ha avuto alcuna politica per l’Africa e per l’altra sponda del Mediterraneo, ma ha anche agito per peggiorare tragicamente tutta la situazione. La Ue ha dimostrato di non avere la minima coscienza della sua missione. Il suo fallimento è totale e irreversibile“.

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