“Il codice di procedura penale non si rifà in tre mesi, e in questi mesi abbiamo dato precedenza a quello che secondo noi era più urgente, come l’abuso d’ufficio, che ha ricadute anche economiche notevoli” ma “l’obiettivo strategico è quello di rifare il codice di procedura penale“. A dirlo, intervenendo all’evento “Semplificare per far ripartire l’Italia” al Tempio di Adriano, a Roma, è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, sul tema della separazione delle carriere, Nordio ha spiegato che “non è negoziabile“. La separazione, infatti, è nel programma di governo ed è stata concordata da tutte le forze di coalizione”. “Va attuata per rispetto dei cittadini che ci hanno votato – aggiunge ancora – È poi legata al processo accusatorio. Se noi attuiamo il processo accusatorio, dobbiamo attuare anche la separazione delle carriere altrimenti abbiamo una Ferrari col motore di una Cinquecento. Anche se nel vero processo accusatorio anche la separazione delle carriere è separata”. La separazione però, sottolinea ancora il ministro della Giustizia, “richiede una revisione costituzionale“, quindi “non sarà in tempi brevi”.

Articolo Successivo

Cosimo Ferri, nuovo round dopo la Consulta: il Csm chiede (ancora) alla Camera l’ok a usare i nastri. Ma la “prescrizione” è dietro l’angolo

next