La piattaforma di petizioni online del Fatto Quotidiano cresce e si allarga. Da oggi, infatti, su IoScelgo.org sarà possibile per tutti gli utenti proporre la propria raccolta firme. Che sia un tema locale, nazionale, incentrato sui diritti, sulla politica, o su ciò che più sta a cuore, tutti avranno la possibilità di raggiungere il proprio obiettivo tramite una raccolta di sottoscrizioni.

Dopo aver individuato il proprio scopo, lanciare una petizione è semplice. Andando sul sito di IoScelgo, basterà eseguire l’accesso o con le credenziali con cui si accede a Il Fatto Quotidiano, oppure registrandosi con il proprio account Google o seguendo gli step direttamente sulla piattaforma. Una volta entrati, cliccando sul menu a tendina in alto a destra e quindi su “Lancia la tua petizione”, si potrà diventare protagonisti, costruendo la propria raccolta firme che deve essere quanto più possibile chiara e con un obiettivo e un destinatario facilmente individuabili.

Ogni utente può proporre fino a un massimo di tre petizioni al mese che saranno vagliate da un team. Solo una volta accettate, e quindi pubblicate sulla piattaforma, partirà la possibilità di firmarle, condividerle e diffonderle.

Una volta eseguito l’accesso e premuto sul tasto “Lancia la tua petizione”, l’utente dovrà iniziare assegnando un titolo alla raccolta firme. Quanto più il titolo sarà d’impatto ed esplicativo, tanto più sarà catturata l’attenzione di possibili sostenitori. L’utente dovrà poi scrivere un sommario: poche righe ma essenziali per descrivere agli utenti gli obiettivi della petizione. Si passa poi alla scrittura del testo della petizione: qui andranno inseriti tutti i dettagli utili agli utenti per decidere se firmarla o meno. Bisognerà quindi specificare a chi è rivolta la petizione, perché è importante lanciarla e sottoscriverla proprio ora e qual è la proposta.

Finita la scrittura del testo, è il momento di scegliere una foto. L’immagine dovrà essere correlata alla petizione, di buona qualità e soprattutto non dovrà avere diritti d’autore ed essere quindi di pubblico dominio. Scelta la foto, l’utente dovrà poi decidere il (o i) destinatario della petizione, indicare se la raccolta firma è di carattere “locale” o “nazionale”, e stabilire la categoria di appartenenza. Ad esempio, la petizione lanciata dal Fatto Quotidiano per chiedere le dimissioni di Daniela Santanché è stata inserita nella categoria Politica, mentre la raccolta firme per l’introduzione del salario minimo è stata inserita nella categoria Lavoro.

Una volta finiti questi passaggi l’utente potrà vedere l’anteprima della propria petizione che potrà, in questa fase, essere rivista ed eventualmente corretta o migliorata prima di premere il tasto “Proponi”. Solo a questo punto la raccolta firme arriverà al team dedicato che la valuterà per l’eventuale pubblicazione. Tutto sarà comunicato via mail al promotore della petizione: il team potrà scartarla, suggerire piccole modifiche o pubblicarla direttamente.

Tutti potranno lanciare una petizione, entrare a far parte del mondo di IoScelgo e diventare protagonisti proponendo un proprio obiettivo (qui tutte le regole).

Una volta accettata la petizione è il momento di diffonderla. Social, mail, o anche il semplice tam-tam tra amici e parenti sono fondamentali per far crescere i propri firmatari e raggiungere quindi l’obiettivo.

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