Il Cremlino ha annunciato che il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il leader nordcoreano Kim Jong-un in occasione del 75/o anniversario della proclamazione del regime di Pyongyang, auspicando una più stretta collaborazione fra i due stati “su tutti i fronti“. “Sono convinto che grazie ai nostri sforzi congiunti continueremo a rafforzare i legami bilaterali su tutti i fronti” ha dichiarato Putin nel suo messaggio. Nei giorni scorsi, era stato il New York Times a fornire delle importanti indiscrezioni, citando dirigenti americani e alleati, sulla possibilità concreta di un incontro fra i due leader e, alla domanda diretta fatta al portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, la sua vaga risposta “non possiamo confermarlo, non abbiamo nulla da dire su questo” aveva alimentato ulteriormente l’alone di mistero che grava su questa ipotesi. Secondo le ricostruzioni, Kim Jong-un potrebbe recarsi col suo consueto treno blindato nella città di Vladivostok, dove ad aspettarlo ci potrebbe essere Putin per discutere dell’invio di armi a Mosca per il conflitto ucraino. Dal 10 al 13 settembre infatti, a Vladivostok si terrà l’Eastern Economic Forum e nella giornata del 12 settembre, in occasione della seduta plenaria della conferenza internazionale, è stata confermata la presenza di Vladimir Putin. Proprio a Vladivostok Putin e Kim Jong-un avevano avuto il loro ultimo incontro faccia a faccia, nel 2019, l’anno prima dello scoppio della pandemia di Covid che ha indotto il leader nordcoreano a sospendere ogni missione all’estero.

Da diversi giorni ormai gli Usa hanno lanciato il monito su un possibile rafforzamento della cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha assicurato che “Pyongyang pagherà un prezzo se fornirà armamenti alla Russia” in risposta a questa possibilità. Secondo la Casa bianca una effettiva cooperazione militare sarebbe già attiva in maniera indiretta fra i due paesi almeno dal 2022, quando Pyongyang ha inviato razzi e missili per la compagnia militare privata Wagner e gli Usa hanno imposto sanzioni a tre entità accusate di cercare di facilitare le vendite di armi tra i due paesi. Secondo il New York Times, sarebbe nell’interesse di Putin il corteggiamento della Corea del Nord al fine di ottenere importanti forniture di proiettili di artiglieria e razzi anticarro. In cambio la Corea del Nord potrebbe a Mosca tecnologie avanzate per i satelliti e per lo sviluppo di sommergibili a propulsione nucleare ma anche scorte di cibo, per far fronte alle cicliche crisi alimentari del Paese. Inoltre, il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu non ha negato la possibilità che Russia e Corea del Nord possano effettuare anche esercitazioni militari congiunte. Secondo gli osservatori, la Russia potrebbe mandare in questo modo un segnale politico internazionale allargando le proprie alleanze nell’Asia orientale in risposta al rafforzamento della cooperazione nell’area fra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, sancita nel vertice di Camp David il mese scorso. Un’iniziativa che anche e soprattutto la Cina ha condannato e che ritiene essere il tentativo di costruire una piccola Nato nell’Indo-Pacifico.

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