“Anche il mondiale di rugby è inquinato dal greenwashing dell’industria fossile”. È questa la denuncia che arriva da Greenpeace. L’ong ambientalista ha diffuso un video animazione per attaccare la presenza di TotalEnergies come sponsor del mondiale che inizierà a Parigi oggi, venerdì 8 settembre.

“I valori dello sport non siano usati per nascondere le responsabilità nella crisi climatica”, chiedono gli attivisti che rivelano un dato. ” L’industria dei combustibili fossili estrae una quantità di petrolio sufficiente a riempire uno stadio ogni 3 ore e 37 minuti“, raccontano nel video realizzato insieme alla società di produzione Studio Birthplace

Nel video d’animazione “TotalPollution: A Dirty Game” lo Stade De France, che oggi ospita la prima partita del torneo tra la Francia e gli All Blacks neozelandesi, si riempie con la stessa quantità di petrolio greggio che l’industria dei combustibili fossili produce nel mondo in poco più di tre ore e mezza. È l’equivalente di oltre sei stadi e mezzo di petrolio ogni giorno, spiegano ancora da Greenpeace in una nota.

“Integrità, passione, solidarietà, disciplina e rispetto: questi sono i valori del rugby. Ma le aziende produttrici di combustibili fossili come TotalEnergies si appropriano di questi valori sponsorizzando eventi sportivi popolari come la Coppa del Mondo di Rugby per distrarre dalle loro responsabilità nella distruzione climatica”, dichiara Edina Ifticene, campaigner di Greenpeace Francia. “Queste aziende continuano a estrarre combustibili fossili pur sapendo di mettere a rischio le nostre vite e il nostro futuro perché pensano solo ai profitti da record che stanno realizzando”.

Secondo gli attivisti, il fenomeno dello “sportwashing” – ovvero il tentativo di sfruttare i valori positivi che lo sport porta con sé per nascondere gli impatti sociali o ambientali del proprio modello di business – non è limitato alla sponsorizzazione dei mondiali di rugby da parte di TotalEnergies, ma si estende ad altre aziende fossili e a molte discipline sportive. Ad esempio come avviene con Eni, dicono ancora, che sponsorizza non solo la nazionale di calco italiana, ma anche le olimpiadi e le paraolimpiadi invernali di Cortina-Milano del 2026.

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