“Nell’intervista non ho mai detto che stavo dando la verità su Ustica. Ho detto che portavo avanti l’ipotesi più ritenuta più credibile tra quelle formulate, specificando che non avevo la verità da offrire ma il mio scopo era provocare se possibile un avvicinamento alla verità”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, nella conferenza convocata nella sede dell’Associazione della stampa estera, dopo l’intervista rilasciata a Repubblica sulla strage di Ustica. “Fu un atto di guerra in territorio italiano – ha aggiunto il presidente emerito della Consulta, rispondendo alla domanda di un giornalista – se sparare un missile da un aereo non è un atto di guerra, che cos’è allora?”.

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