Tornano le polemiche in Lombardia sulle carriere alias nelle scuole, ovvero la possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico. Il prossimo 12 settembre, il Consiglio regionale discuterà una mozione Fdi per fermarle. E intanto il consigliere regionale del partito di Giorgia Meloni Pietro Macconi si è preso la briga di scrivere una mail alle scuole della Regione, ribandendo il suo impegno per lo stop e la richiesta di intervento del ministero. Peccato però che, solo a luglio scorso proprio il dicastero dell’Istruzione, guidato dal leghista Giuseppe Valditara,ha firmato un contratto di lavoro che prevede nelle scuole la possibilità delle carriere alias.

La Lombardia quindi, sembra voler andare in direzione opposta rispetto a quanto previsto dal ministro. La mozione (primo firmatario l’esponente di Fdi Giacomo Zamperini), che era già stata presentata lo scorso giugno, era stata poi rinviata a settembre. Adesso il documento è pronto per essere discusso in Aula. Il fondatore de ‘I Sentinelli di Milano’, il consigliere regionale del ‘Patto Civico’ Luca Paladini, parla di una “mozione transfobica senza precedenti” e di “un attacco all’autonomia scolastica che contrasteremo con tutte le nostre forze”. Paladini, nella sua denuncia, ha allegato anche la mail inviata alle scuole dal consigliere regionale Macconi in cui viene messa nero su bianco la richiesta al ministero di “intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole” che “desta giusta preoccupazione nelle famiglie” per “un’innaturale ideologia volta alla fluidità di genere”. Parole che secondo Paladini rappresentano “un delirio scritto da un consigliere regionale. Questi – conclude – fanno concorrenza al generale Vannacci”.

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