“Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno“. Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, ha affrontato anche questo argomento con la premier Giorgia Meloni nel corso del lungo colloquio nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde. “Io ho osato e, grazie a Dio, c’è stata una risposta” ha spiegato il sacerdote che aveva invitato la prima ministra a visitare Caivano dopo il caso delle due cuginette stuprate da un branco di adolescenti. Alla premier “abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi”. All’incontro hanno partecipato anche altri due sacerdoti della zona: “In questa battaglia – ha detto don Patriciello – siamo tanti, forse non siamo ben organizzati ma siano tanti. La nostra battaglia non finisce mai e forse al termine della nostra vita, come San Paolo, potremo dire che abbiamo combattuto la buona battaglia”.

Parlando con i giornalisti don Patriciello ha specificato: “Io ho fatto una proposta a tutti gli attori e le attrici pornografici. Facciamo qualcosa per i bambini. Evitiamo la possibilità che si arrivi con facilità a questi siti”.

Il tema dei siti porno era stato già affrontato da Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità: “Oggi a Caivano è stata una giornata significativa per lo Stato, che ha dimostrato di esserci e di volerci essere. Per le comunità più disagiate, alle quali Giorgia Meloni ha testimoniato l’impegno fattivo del governo. Per le persone più fragili e vulnerabili, a partire da bambini e adolescenti, che devono essere al centro dell’attenzione della politica. A questo proposito – prosegue Roccella – è importante che anche oggi, in occasione della visita del presidente Meloni, don Maurizio Patriciello abbia rinnovato il suo appello per l’allontanamento dei minori dal porno. Un tema, quello dell’esposizione dei bambini alla pornografia, che abbiamo molto a cuore e sulla quale la risposta del governo sarà tempestiva. Si tratta di un impegno che in questi giorni abbiamo assunto con forza – conclude la ministra – e che è importante ribadire in una giornata come quella di oggi”. La ministra ha ricevuto nei giorni scorsi anche l’appoggio del porno attore Rocco Siffredi, citato anche da Patriciello. Su Twitter anche l’intervento del leader di Azione Carlo Calenda: “Nell’ambito del ddl sui social abbiamo proposto un sistema per autenticare l’età che oltre ad essere usato per limitare l’accesso ai social ai minori di 14 anni, può essere esteso a tutti i siti vietati (divieto oggi di fatto inapplicato) compresi i siti pornografici o violenti. Forse prima di arrivare all’oscuramento occorrerebbe rendere efficaci i divieti teoricamente già esistenti”