Poco meno di 1,2 milioni di euro: tanto costa la nuova Lotus Type 66, biposto dedicata all’uso in pista che sarà proposta in appena 10 esemplari. L’auto – che è stata presentata all’evento “The Quail, a Motorsport Gathering” della Monterey Car Week in California – rappresenta una “seconda opportunità” su quattro ruote: infatti, venne originariamente progettata nel 1970 per partecipare alla serie americana Can-Am. Tuttavia, la Type 66 non venne completata e non gareggiò mai.

Così Lotus, che quest’anno celebra i 75 anni di storia, ha deciso di recuperare il progetto e dargli una “seconda chance”, condendo il tutto con un po’ di storia: la livrea rossa, bianco e oro, ad esempio, è ispirata a quella della Type 72 di Formula 1 mentre la tiratura a 10 unità rappresenta il numero delle gare a cui avrebbe dovuto prender parte l’auto nel campionato 1970.

Naturalmente, oltre mezzo secolo di evoluzione tecnologica ha permesso alla Type 66 di beneficiare di contenuti atti ad incrementarne la sicurezza e le prestazioni, come serbatoi da competizione, cambio sequenziale, servosterzo, Abs regolabile, nonché una modernissima monoscocca di carbonio.

Sofisticata pure l’aerodinamica: a 240 km/h l’auto genera oltre di 800 kg di carico verticale, più del peso stesso della Type 66. Dulcis in fundo il motore: un V8 da 830 CV di potenza, erogati a 8.800 giri/minuto, collocato dietro l’abitacolo, in posizione centrale, e dotato di distribuzione ad aste e bilancieri, configurazione meccanica cara alla tradizione motoristica americana.

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