Aerei da combattimento e difesa aerea/antimissilistica aiuteranno a proteggere i veicoli corazzati pesanti occidentali e la fanteria dagli attacchi missilistici e di artiglieria. Non è possibile combattere con l’artiglieria, disponendo di un numero inadeguato di mezzi di controbatteria. E qui non si tratta di professionalità, ma di buon senso. Pertanto, se vogliamo raggiungere un finale equo, dobbiamo parlare di più di lavoro sincronizzato nel fornire all’Ucraina gli strumenti appropriati”. Il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, in una lettera a Repubblica, risponde a quanto pubblicato dal Washington Post, ovvero alle valutazioni rispetto al mancato successo della controffensiva ucraina. E anche oggi il quotidiano americano scrive che Kiev sembra a corto di opzioni in quella che era stata definita un’operazione cruciale per riconquistare una significativa parte del territorio occupato dalla Russia e che ora mostra segnali di stallo. L’incapacità ucraina di dimostrare successi sul campo di battaglia, si legge ancora, alimenta i timori di una impasse nel conflitto e di una possibile erosione del sostegno internazionale.

Podolyak contesta questa visione e insiste sull’urgenza dell’invio di aerei da combattimento da parte dell’Occidente, gli unici che potrebbero davvero imprimere una svolta al conflitto. “Un numero sufficiente di missili a lungo raggio assicurerà la distruzione dei depositi di armi della Federazione Russa messe in profondità dei territori ucraini temporaneamente occupati”, scrive Podolyak.

Nel corso del suo intervento sottolinea inoltre che “a volte è sorprendente osservare i commenti di singoli politici o esperti mondiali che sono rimasti “delusi dal ritmo della controffensiva ucraina”. L’Ucraina ha ricevuto solo una parte della quantità di attrezzature militari richieste. Abbiamo iniziato questa fase della controffensiva senza l’appoggio aereo della fanteria”. Per il consigliere del presidente ucraino “nessun membro della Nato permetterebbe di pianificare le operazioni offensive senza l’aviazione. Invece, per più di sei mesi, l’Ucraina ha sentito retorica sull’inutilità degli aerei da combattimento in questa fase della guerra. Perché? Perché una cosa è quello che c’è scritto nei libri di testo di tattica e strategia militare, mentre l’altro è l’offerta militare e il sostegno all’Ucraina”. Quindi, conclude, l’unica soluzione è “fornire alle unità di combattimento l’equipaggiamento e le armi necessarie”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Niger, il leader golpista: “Non vogliamo il potere. La transizione durerà 3 anni”. L’Ecowas incontra il deposto Bazoum: “Pronti a tutto”

next
Articolo Successivo

Incendi a Tenerife, 12mila evacuati: le fiamme hanno devastato più del 4% della superficie totale dell’isola

next