Nuovo attacco all’uso delle intercettazioni da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio che, ospite dell’evento Una montagna di libri a Cortina D’Ampezzo, annuncia: “La riforma sulle intercettazioni telefoniche e ambientali è una cosa di cui vado molto orgoglioso e dovrà essere, anzi sarà molto più radicale, perché è una barbarie la situazione in cui ci troviamo con le conversazioni più strane – continua – che finiscono sui giornali e che non hanno nulla a che vedere con le indagini. Per ora abbiamo posto un tassello per cui una figura terza non può mai andare in pasto al pubblico. Abbiamo già presentato un cronoprogramma sulla giustizia. Un altro pacchetto di misure tra ottobre e novembre prossimi e poi un altro a primavera “.

E avverte alcuni non identificati ‘nemici’: “La volontà di fare riforme radicali c’è e se ne sono accorti in così tanti che hanno cominciato ad attaccarci anche per ragioni che non esistono, attribuendo al ministro cose che non ha mai detto e addirittura comportamenti contrari a quelli che ha realmente avuto. Lo fanno perché hanno paura. E capisco che abbiano paura, perché stavolta le riforme le faremo sul serio“.

Il guardiasigilli si sofferma anche sull‘abolizione del reato d’abuso d’ufficio: “È richiesta da tantissimi amministratori, a cominciare dai sindaci anche delle opposizioni e del Pd, che sono venuti in processione da me dicendo: “Non possiamo dirlo apertamente, ma vada avanti”“.

Poi si concede una lode sperticata alla presidente del Consiglio, a partire dalla gestione del problema migratorio: “I migranti che sbarcano da qualche parte devono andare. Anche se le Regioni, le Provincie, i Comuni non sono entusiasti di questa situazione, non c’è scelta. La soluzione sarebbe quella dei flussi regolarizzati e soprattutto di una vera unità europea nella redistribuzione, che a ora non c’è. Ma si sta iniziando e in questo l’opera della premier Meloni è veramente straordinaria per il prestigio internazionale che ha acquisito e che sta acquisendo“.

E aggiunge: ” La sintonia politica con la premier Meloni è proprio assoluta. Ci divertiamo a leggere le frottole che raccontano alcuni giornali e questo accade anche con altri ministri del governo. Ma non ce ne importa nulla. Il nostro rapporto è iniziato un anno e mezzo fa ad Atreju – racconta – dove ero stato invitato a parlare di giustizia con l’allora ministra Cartabia. Spero di essere degno della fiducia che la premier ha riposto in me. I nostri rapporti personali sono più che eccellenti e non potrebbero essere migliori. Lei è una donna con tanta energia e molti impegni, quindi non è facile trovare con lei qualche minuto di dialogo divertente . Lo facciamo tramite i messaggini“.

Nodio è irrefrenabile nel suo elogio a Meloni: “Davvero non so dove trovi tutta questa energia e tutta questa capacità di concentrazione e di sintesi. Magari ora qualcuno si metterà a ridere, ma credo che Meloni sia una delle pochissime persone davanti alle quali ho un po’ di soggezione, non perché sia la mia prima ministra – conclude – ma perché le riconosco una capacità di lavoro e di organizzazione e di sintesi di ampio spettro di visione politica che è quella che distingue lo statista dal piccolo politicante. Secondo me bisogna risalire ai tempi di De Gasperi per trovare una personalità simile a Meloni“.

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