Gli italiani vogliono il salario minimo e lo vogliono perché nel Paese, sostengono, il lavoro è “sottopagato”. Secondo quanto emerge da una serie di recenti sondaggi di Euromedia Research per La Stampa, la percentuale del campione interpellato che dice sì a uno stipendio di base di almeno 1.400 euro al mese è infatti del 75%.

Preferenze che in qualche modo riflettono la percezione degli italiani riguardo agli stipendi del Paese. Sempre secondo gli ultimi rilevamenti disponibili effettuati da Ghisleri, il 37,3% di loro ritiene infatti che il lavoro in Italia sia “sottopagato”, la percentuale più alta tra tutte le opzioni messe a disposizione dagli intervistatori. Solo il 16,8% lo ritiene “qualcosa che porta dignità alla persona“, mentre il 13,1% torna a considerarlo “un’emergenza”.

Una situazione, continua Ghisleri, dovuta al fatto che negli ultimi anni il lavoro ha superato nelle preoccupazioni degli italiani quelle dovute alla pandemia e al rialzo dei prezzi dell’energia. Alla fine dello scorso anno, al primo posto delle preoccupazioni c’era infatti la possibilità di rispettare le scadenze per il pagamento delle bollette (36,3%), seguita dalla salute (27,3%) e, appunto, dal lavoro (21,8%).