Non c’è stata la “vigilanza necessaria” in tema di “controllo del territorio e repressione dell’abusivismo“. Arriva così la linea dura della giunta regionale della Calabria che ha deliberato il commissariamento “per inerzia e inadempienza” di 30 Comuni. Tra gli enti commissariati ci sono quelli di importanti centri come Lamezia Terme, Soverato, e noti luoghi di villeggiatura come Praia a Mare, Scalea, Castrovillari, Paola e Isola Capo Rizzuto.

Il presidente della regione, Roberto Occhiuto, l’ha definita “una delibera davvero importante”: “La Calabria – ha scritto su Twitter – ha bisogno di questi segnali di discontinuità. La lotta all’abusivismo edilizio è una priorità per il mio governo. Lavoriamo per diffondere la cultura della legalità e difendere il nostro territorio”. L’abusivismo edilizio, è stato spiegato in una nota della giunta regionale, assume una “particolare e incisiva rilevanza sociale e politica“. L’abusivismo “perpetrato su suoli non idonei alla fabbricazione, come diversi casi di cronaca hanno mostrato – è detto ancora nella nota – è fonte di grave pericolo. La Regione Calabria, dunque, intende rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio, contrastando il fenomeno dell’abusivismo edilizio in base agli strumenti normativi vigenti”.

Dei 30 comuni commissariati 22 sono in provincia di Cosenza. Si tratta di Cariati, Carolei, Castrovillari, Crosia, Dipignano, Figline Vigliaturo, Fuscaldo, Lungro, Luzzi, Mandatoriccio, Mendicino, Paludi, Paola, Praia a Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, Santo Stefano di Rogliano, Scalea, Tarsia, Tortora, Trebisacce e Zumpano. Cinque i comuni in provincia di Catanzaro: Lamezia Terme, Montauro, Nocera Terinese, Sellia Marina e Soverato. Due in provincia di Vibo Valentia: Ionadi e il capoluogo Vibo Valentia. Infine Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone.

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