L’ investigazione internazionale di cui Cadapa ha l’esclusiva in Italia, dimostra con video, foto e dati le spedizioni dei beagle dai centri di allevamento negli Stati Uniti della Marshall e della Envigo (prima della loro definitiva chiusura) alla Danimarca. I cuccioli, come pacchi e giunti in transito in Danimarca, sono poi destinati in altri paesi Europei e in Inghilterra, fino alla loro tragica morte nei laboratori di sperimentazione. “Come Cadapa siamo parte attiva dell’azione intrapresa in questi giorni per denunciare questo ennesimo scandalo, insieme alle associazioni negli Stati Uniti (Peta), Danimarca (Anima), Inghilterra (Camp beagle), Francia, Germania, Olanda, Belgio, Spagna e Svezia. Soltanto in Italia dal 4/8/2021al 23/2/2023 secondo i dati elaborati, sarebbero arrivati in Italia 958 beagle, destinati ai laboratori di sperimentazione dell’Evotec-Aptuit (Verona) e dell’Accelera (Nerviano, Mi). Il video che mostriamo in esclusiva riguarda proprio il carico di cuccioli destinato ad Aptuit, e che, come le investigazioni dimostrano, per moltissime ore non solo sono costretti in angusti trasportini e caricati su voli cargo dagli Stati Uniti, ma, come verificabile dalle foto in allegato, non mangiano e non bevono per moltissime ore, sicuramente troppe” ha dichiarato Paolo Bernini, vicepresidente di Cadapa. E a riguardo Maria Chiara Catalani, medico veterinario comportamentalista e Past President della Sisca (Società Italiana Scienze del comportamento) fa rilevare che “Le immagini mostrano inequivocabilmente le condizioni di profondo stress cui sono sottoposti i cuccioli e i guaiti sono ulteriori segnali di disagio e di paura. Si tratta di modalità di gestione sulle quali è necessario che si intervenga perché, anche in tali ambiti, la normativa chiarisce che debbano essere rispettate le esigenze fisiologiche ed etologiche, anche in cani allevati e destinati ad uso sperimentale”.
A seguito delle prove dell’investigazione, gli uffici legali di Cadapa hanno predisposto un esposto che verrà presentato in Procura, corredato da video, foto nonché dai dati elaborati. “Abbiamo inoltre richiesto, con carattere di urgenza, un incontro con il ministro della Salute, non soltanto per esporgli personalmente le risultanze dell’ investigazione e per richiedere che vengano effettuate le dovute ed immediate verifiche, ma anche per richiedere l’urgente modifica del decreto del precedente governo, pubblicato in GU il 5/8/2021- “Disciplina sulla formazione degli addetti ai compiti e alle funzioni di cui all’art 23, comma 2 del decreto legislativo n.26/2014 in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici” che consente a qualunque dipendente dei laboratori di vivisezione, senza alcuna competenza specifica, di sottoporre gli animali ad eutanasia. Mentre è chiaramente il medico veterinario che ha dei doveri e delle responsabilità e anche le specifiche competenze per sottoporre gli animali a eutanasia farmacologia e di cui risponde personalmente, sia in termini etici e di coscienza, che legali.
È inaccettabile che a praticare un atto medico, per altro così delicato, in un momento di estrema sofferenza, possano essere dipendenti dei laboratori di sperimentazione senza alcuna professionalità“.

video/foto: Anima Denmark, https://anima.dk
dati: www.thecampbeagle.com, Facebook:campbeagleofficial, Twitter: camp_beagle, Instagram: @thecampbeagle
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