“Oggi c’è una novità importante: il Comune di Milano potrà finalmente riprendere la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero con due papà, anche se con la sola indicazione del genitore biologico”. Lo ha annunciato in un video sui social il sindaco della città, Beppe Sala. “Questo passo avanti rispetto al quadro degli scorsi mesi – ha spiegato Sala – è l’effetto di una risposta al quesito che avevamo posto come Comune di Milano al ministero dell’Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali. In sostanza noi chiedevamo al governo di poter trascrivere in anagrafe gli atti nascita dei bambini con due papà, con riferimento quantomeno al genitore biologico. E questo per evitare che il minore si trovasse in Italia, nella nostra città, senza alcun altro che certificasse il legame con la sua famiglia, con le innumerevoli difficoltà connesse”, dall’impossibilità di ottenere la residenza e la carta identità agli ostacoli connessi nell’accesso alle graduatorie degli asili nido. “Ora la risposta del Ministero è stata favorevole – ha comunicato il sindaco -, questo vuol dire che le coppie di papà potranno fare un passaggio in tribunale in meno e avere una certezza in più”.

Lo stop alle trascrizioni di figli nati da coppie omogenitoriali era stato imposto al Comune a metà marzo, da una circolare del Viminale che faceva riferimento alla legge 40 del 2004, quella sulla procreazione medicalmente assistita, consentita solo a coppie formate da persone di sesso diverso. Una legge che vieta anche la maternità surrogata. Il Comune era stato quindi costretto ad adeguarsi.

Ora la novità annunciata da Sala. Per il primo cittadino si tratta “senz’altro una buona notizia, seppur tutti i problemi denunciati in questi mesi permangono, primo fra tutti nessun diritto e dovere per l’ordinamento italiano in capo al secondo genitore, così come d’altronde purtroppo accade anche per le coppie di madri che partoriscono in Italia”. Nel concreto “per la prima volta – ha poi specificato – il ministero ha chiarito che il Comune di Milano può valutare, ai fini della trascrizione del papà biologico del bimbo nato all’estero, anche i cosiddetti atti ulteriori che attestano chi sia il padre biologico e il percorso che la famiglia ha intrapreso. E non era mai successo che il Ministero acconsentisse a lasciare che fossimo noi, Comune di Milano, e non il Tribunale, a poter valutare sui cosiddetti atti ulteriori, in aggiunta al solo atti di nascita”. In conclusione “quella che stiamo annunciando oggi è solo una piccola semplificazione, ma ci teniamo in questa occasione a rinnovare la nostra vicinanza e quella della città tutta alla comunità arcobaleno. Siamo con voi e continueremo a lottare al vostro fianco, sempre”, il messaggio di Sala.

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