Un anno e mezzo dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il 63 per cento degli intervistati si dichiara a favore delle sanzioni alla Russia (+3% rispetto ad aprile). Ma il Paese resta spaccato in due sull’invio delle armi a Kiev: il 49% delle risposte sono favorevoli, in calo di un punto. A rilevarlo è il sondaggio Demos per Repubblica. Secondo il presidente dell’istituto Ilvo Diamanti, nell’opinione pubblica si registra in generale “un senso di abitudine” sull’argomento: restano le preoccupazioni e le incertezze sul conflitto, ma non ci sono grossi spostamenti sulle posizioni personali. Anche perché l’idea condivisa è che la guerra durerà a lungo e non si vede all’orizzonte una soluzione chiara.

Ancora molto alta è l’ansia per quello che avviene oltre confine: l’88 per cento (- 2 punti) dice di avere paura. E il 48% “in misura più seria”. Maggioritaria inoltre la quota di persone interpellate che sostiene di vedere indebolita la leadership del presidente russo Vladimir Putin: il 62% lo ritiene più debole, mentre il 21 “forte allo stesso modo” e il 13 “più forte”. Una percezione che, osserva Diamanti, è condivisa a livello trasversale tra i partiti, ma è predominante nel campo del centrosinistra (e del Movimento 5 stelle). Riguarda infatti i 2\3 degli elettori dem e oltre il 60% di quelli 5 stelle. Una convinzione che si indebolisce tra chi dichiara di votare Lega e Forza Italia.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Meloni vede Biden alla Casa Bianca: “Serve un nuovo approccio sull’Africa”. I media Usa protestano per la mancata conferenza stampa

next
Articolo Successivo

Pnrr, Boccia: “Siamo indignati dai tagli all’ambiente e al Sud, è un governo negazionista. Renzi e Calenda? Ormai sono un mezzo polo”

next