Polemica incandescente a Coffee break (La7) tra Riccardo Ricciardi, deputato e vicepresidente del M5s, e Federico Mollicone, parlamentare di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati.
Casus belli: la vicenda della ministra del Turismo, Daniela Santanché, riguardo alla quale Ricciardi difende strenuamente la mozione di sfiducia del M5s e aggiunge: “La maggioranza si prende la responsabilità di difendere una ministra che ha mentito spudoratamente e ripetutamete in Senato. In qualsiasi altro paese occidentale una ministra si sarebbe dimessa, ma da noi indegnamente quei senatori che hanno votato no alla nostra mozione di sfiducia – continua – si sono messi allo stesso livello di Santanché che ha mentito in Senato, così come tutto il governo e la stessa presidente del Consiglio che non fa dimettere Santanché. Ma io penso che sia solo questione di settimane o mesi e poi questo imbarazzo si toglierà“.

“Io non ho i poteri divinatori dell’Otelma Ricciardi – replica Mollicone – Intanto la ministra è al suo posto”.
“Ma se ci fosse un rinvio a giudizio?”, chiede il conduttore Andrea Pancani.
Il deputato di Fdi risponde: “Fino al terzo grado di giudizio si è innocenti. Siamo sempre stati garantisti, anche quando è successo a Renzi, senza parlare del guru Grillo che ha avuto una vicenda familiare molto sensibile e molto difficile”.
Ma Grillo è mai andato da ministro al Senato e ha mentito? – insorge Ricciardi – Qui non stiamo parlando della vicenda giudiziaria di Santanchè, a me interessa la verità politica. E la sua autodifesa politica in Senato è stata smentita nero su bianco e punto per punto”.
“E la vostra mozione di sfiducia è stata bocciata punto per punto”, replica Mollicone.
Santanchè ha detto delle bugie in Senato, sì o no?“, chiede Ricciardi.

Mollicone traccheggia e Ricciardi incalza con la stessa domanda, scatenando la reazione risentita del politico meloniano: “Se vuoi, ti rispondo. Se mi sovrasti, no. Ma che cosa fai? I processi sommari di piazza? Ieri avete preso due schiaffi in Parlamento, uno sulla mozione di sfiducia e un altro sulla maternità surrogata. Sulla maternità surrogata siete stati ridicoli. Gli interrogatori li fanno i magistrati e i poliziotti. Fallo a qualcun altro l’interrogatorio, non mi faccio interrogare da te“.
“Ma non mi stai rispondendo – ribatte Ricciardi – La domanda è secca: Santanché ha mentito sì o no?”.
“Capisco che ti brucia – glissa Mollicone – La vostra mozione è stata bocciata”.
“Sì, va bene, non sai cosa rispondere”, commenta sorridendo Ricciardi.

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