È arrivato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per 25 persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Vicenza sulle false vaccinazioni anti Covid. Oltre ai medici coinvolti hanno ricevuto il documento, tra gli altri, anche due nomi famosi dello spettacolo e dello sport. Si tratta della cantante Francesca Calearo, vicentina, meglio nota come Madame, e della tennista Camila Giorgi (che è coinvolta assieme ai genitori e al fratello). Il pubblico ministero Gianni Pipeschi ha così concluso gli accertamenti che avevano avuto notevole clamore sia per la quantità di persone che avrebbero simulato le vaccinazioni, sia per il calibro dei due personaggi coinvolti. Adesso tutti rischiano il processo, anche se hanno 20 giorni di tempo per depositare memorie, produrre documenti, presentarsi per rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere interrogati. Le accuse, a diverso titolo, sono di falso ideologico, peculato e corruzione. Tutto ruota attorno a due medici che avrebbe ricevuto del denaro per rilasciare le certificazioni fasulle. Si tratta di Daniela Grillone Tecioiu e di Erich Volker Goepel.

La dottoressa Grillone (che ha lo studio a Creazzo) aveva spiegato la decisione di rendersi disponibile alle falsificazioni perché era convinta che il siero anti Covid potesse portare a conseguenze peggiori rispetto alla protezione dal virus. Aveva raccontato agli investigatori come numerose persone, tra cui anche medici, si fossero presentate da lei terrorizzate dalla prospettiva degli effetti collaterali del vaccino. Le avevano chiesto aiuto, anche perché senza il green-pass non potevano recarsi al lavoro. Così aveva cominciato a rilasciare i certificati di avvenuta vaccinazione senza averla effettuata. Poi era stato un passaparola e nel suo ambulatorio si erano presentate molte persone, al punto che il suo compagno aveva dovuto utilizzare alcuni body-guard per controllare i flussi all’esterno dello studio medico. Le richieste erano arrivate anche dalla famiglia di Madame e della tennista Giorgi. I sospetti erano sorti dai controlli incrociati, perché la dottoressa aveva somministrato dosi di vaccino anti Covid a 380 dei propri assistiti, ma risultavano anche circa 340 pazienti provenivano da altre Ulss e 300 persone appartenenti alla stessa Ulss Berica, ma con un altro medico di base.

Qualche mese fa la cantante Madame aveva spiegato in un lungo post la sua posizione. Aveva deciso di ravvedersi. “Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. Non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del Covid, ma non ho altri vaccini”. Non aveva dato la croce addosso ai genitori, ma aveva ricostruito la vicenda, spiegando di aver quasi sempre seguito cure naturali. Si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo. Durante il Covid i miei ci cascano”.

Madame si era informata, aveva parlato con molti medici che alla fine l’avevano convinta. “Stavo dunque prenotando un vaccino a Milano, quando mia madre mi avvisa che l’avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capisco che la sua posizione non era cambiata, ma non glielo rimprovero. Noto da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo”.

Poi era arrivata la telefonata della Questura che la invitava a presentarsi per chiarimenti. “Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa”. E’ così che Madame ha annunciato di essersi vaccinata. “Proseguo e proseguirò a completare tutte le vaccinazioni necessarie per me e utili per gli altri”. Rivolgendosi ai fans aveva concluso con un appello: “Non abbiate paura. Perché la paura blocca la vita”.

Articolo Precedente

Riforma giustizia, Sabella a La7: “Non risolve niente, io mi vergogno. Si rischia di più per un rave che sparando con un kalashnikov in piazza”

next
Articolo Successivo

Caso Palamara, la Consulta annulla la decisione della Camera: “Travalicati i limiti, non poteva negare le intercettazioni di Ferri al Csm”

next